Reddito di cittadinanza: scattano le manette per gli abusivi

Ancora un’azione delle forze dell’ordine per sgominare gli ormai soliti abusivi del reddito di cittadinanza. Sorprese tra le denunce.

Bonus 2400 euro
Soldi del bonus (Fonte foto: Pixabay)

Ancora furbetti del reddito di cittadinanza, ma stavolta, come successo in alcune occasioni il caso risalta ancora di più agli occhi. Non parliamo semplicemente di cittadini senza alcun requisito per percepire il reddito di cittadinanza, ma di azioni che hanno portato alla denuncia, in Sicilia, di contrabbandieri e soggetti in odore di mafia, che regolarmente percepivano il sostegno statale, nonostante i redditi illegali percepiti chiaramente in nero.

Il comando provinciale dei Carabinieri di Catania, ha infatti denunciato ben 76 persone per la percezione indebita del reddito di cittadinanza. Tra queste, 25 persone risultano già essere state condannate per mafia, mentre le restanti 51, tra le quali 46 donne, hanno ottenuto il beneficio omettendo alcune informazioni nella richiesta per il sussidio. L’informazione mancante? La presenza nel proprio nucleo familiare di un condannato definitivamente per associazione mafiosa.

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Reddito di cittadinanza: i blitz tra Catania e Palermo contro i furbetti

Altro blitz stavolta a Palermo condotto dalla Guardia di Finanza,  ha invece consegnato alla forze dell’ordine attraverso una lunga serie di indagini, ben 28 persone, 19 delle quali percepivano il reddito di cittadinanza. Il mestiere di queste persone? Contrabbando di sigarette attraverso l’utilizzo di auto noleggiate ed imbarcate in direzione Napoli, dove altri complici erano pronti ad attenderle. Dieci le persone arrestate e cinque sottoposte alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria.

Settecento chili di tabacco lavorato estero sequestrato all’interno dell’operazione denominata “Duty Free”. Sequestrato, inoltre, anche un chilo di hashish, oltre a tre autovetture, tre motocicli e ben quattro fabbricati. Valore complessivo del sequestro, 1,5 milioni di euro.

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Alessandro Coscarelli comandante del gruppo della guardia di finanza di Palermo ha dichiarato in merito: “È stato stroncato un grosso traffico, non accadeva da tanto a Palermo, ciò dimostra che questa tipologia di attività illecita c’è ancora e a grandi livelli, il lockdown a volte favorisce anche certe attività illecite. Si trattava di una organizzazione strutturata con 28 persone indagate”.

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