E’ successo di nuovo: i furbetti del Cashback all’attacco

Tornano in scena i furbetti del Cashback. Tante operazioni per pochi euro di spesa, soltanto per accumulare transazioni.

Furbettu Cashback
Furbetti Cashback (Adobe)

Succede ancora e c’è da scommette succederà altre volte. Siamo a Gorizia dove il gestore di una pompa di benzina della zona ha individuato una anomalia leggendo il report delle transazioni effettuate presso il suo esercizio pubblico. Ben 84 operazioni che hanno portato ad un totale di 9 euro di spesa. Ovviamente parliamo del solito furbetto Cashback, il numero di operazioni portato all’estremo per pochi euro finali di spesa.

Qualcosa che avevamo già ampiamente visto nei mesi passati, sempre presso i distributori di benzina, luoghi, spesso, almeno in alcune ore della giornata, isolati, oltre che generalmente appartati. I furbetti, scelgono quei luoghi, in genere, per mettere in atto i loro piani subdoli. Meno di 10 euro di rifornimento attraverso 84 operazioni. Basta fare due calcoli per comprendere quanto tempo la persona sia rimasta li a fare benzina.

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E’ successo di nuovo: la vicenda denunciata alla Guardia di Finanza

La vicenda è stata subito denunciata dal gestore della pompa di benzina goriziana alla Guarda di Finanza. Le storie di cronaca legati a forzature e giochetti che hanno il solo intento di alterare il numero delle operazioni effettuate, per accedere al Supercashback o anticipare il pagamento della sua versione standard, diciamo cosi. La verità è che l’iniziativa, in un modo o nell’altro viaggia spedita, nonostante alcune lamentele, anche politiche.

In Parlamento, si è spesso proposto di fermare il programma, ed utilizzare in altro modo i fondi messi a disposizione per incentivare gli acquisti tramite carta di credito o bancomat. Ma, in ogni caso, l’iniziativa andrà avanti fino a scadenza naturale, fissata per il prossimo anno.

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Il Cashback, almeno considerando quelle che erano le aspettative a riguardo, sta funzionando, nonostante l’azione ripetuta dei classici furbetti della situazione. Piaccia o meno, l’operazione andrà avanti per promuovere, soprattutto, l’utilizzo di bancomat o carta di credito nelle transazioni di tutti i giorni. A danno, ovviamente, del denaro contante.

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