Controlli anti Covid: si allunga la lista degli obblighi per i datori di lavoro

Si allunga la check list per le misure contro il Covid, i datori di lavoro devono stare attenti per non essere sanzionati

Sanificazione ambiente (Fonte foto: web)

Attenzione se siete datori di lavoro, perché si è allungata la cosiddetta check list e gli ispettori potrebbero trovare qualcosa che non va nelle vostre misure contro il Covid. Quasi tutto daccapo, ci sono tante cose che vengono riformate e che bisogna sapere, dagli spostamenti allo smartworking dei dipendenti.

Un vero peccato se in tutta onestà e osservanza delle regole, doveste dimenticarne una di quelle nuove ed incappare in sanzioni. A tal proposito, vi ricordiamo anche di evitare questo comportamento, per evitare una multa di quasi 4.000 euro.

INAIL, Ministero del Lavoro, Ministero della Salute e da altri componenti, hanno di fatto firmato il nuovo protocollo anti Covid, il 6 aprile 2021, quindi molte cose vanno a cambiare.

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Datori di lavoro: in cosa consiste il protocollo contro il Covid

I nuovi punti riguardano: sanificazione dei locali, con il rispetto delle prescrizioni vigenti per la riammissione del lavoratore contagiato; attenzione del datore di lavoro verso le misure straordinarie; evitare qualunque forma di assembramento.

Obbligo di far usare i dispositivi di sicurezza personale, oppure mettere in pratica lo smartworking o rotazione del personale. Per quanto riguarda la gestione di quest’ultimo, si va dalla formazione a distanza; valutare i rischi per ogni tipo di trasferta e monitoraggio dello stato di salute dei dipendenti.

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A queste misure, va collegata la gestione del rientro progressivo per eventuali lavoratori contagiati e sorveglianza sanitaria soprattutto per i soggetti più fragili.

Logicamente, ci sono tantissime cose pericolose per i titolari, diversi tipi di comportamento possono portare anche a denunce per mobbing. Per quanto riguarda eventuali sanzioni, se non vengono rispettate le norme, si può incorrere in una di esse tra i 400 ed i 1.000 euro, in più, la nota dell’Ispettorato, prevede che la mancata attuazione del Protocollo che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’ttività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza”. In più, se la violazione dovesse ripetersi la sanzione amministrativa viene raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima.

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