Case popolari 2021, occhio ai requisiti: come funziona e a chi spetta

Anche per il 2021 è possibile presentare richiesta per le casi popolari. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Superbonus casa
Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay

La casa rappresenta da sempre il porto sicuro in cui potersi rifugiare e staccare la spina dai vari impegni della vita quotidiana. Non sempre, però, si è in condizioni tali da riuscire a pagare un normale canone di affitto. Proprio in questo ambito, quindi, entrano in gioco varie forme di agevolazioni, volte ad aiutare le persone che si ritrovano a vivere in  condizioni di grave crisi economica.

Tra queste si annoverano le casi popolari, ovvero alloggi di proprietà pubblica, che vengono messi generalmente a disposizione dai Comuni, sulla base di leggi regionali. In questo modo si consente ai cittadini meno abbienti di accedere a degli affitti con canoni molto al di sotto rispetto al prezzo di mercato. Fatta questa premessa è facile intuire che le modalità di domanda e requisiti differiscono a seconda del Comune in cui si risiede. A livello generale, comunque, è possibile definire dei requisiti comuni. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo di quali si tratta.

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Case popolari 2021, occhio ai requisiti: tutto quello che c’è da sapere

Casa
Foto © Pixabay

In seguito all’impatto del Covid sono tante le persone che si ritrovano a dover fare i conti con una grave crisi economica. Se tutto questo non bastasse, a peggiorare la situazione, è un preoccupante aumento dei prezzi, che finisce per incidere negativamente sul bilancio di molte famiglie. Un momento storico particolarmente complicato, che lascia moltissime famiglie in situazioni di indigenza e che per questo motivo sperano di poter accedere ad una casa popolare.

Come già detto, si tratta di alloggi pubblici e per questo motivo è necessario rispettare determinati requisiti, così come previsti dalla propria Regione o Comune di riferimento. Allo stesso tempo anche le procedure per presentare apposita domanda cambiano in base al luogo di residenza. Per questo il consiglio è quello consultare il sito internet del Comune oppure contattare l’Urp, ovvero l’Ufficio per le relazioni con il pubblico.

Per quanto riguarda i documenti, invece, è necessario avere a disposizione la carta di identità e codice fiscale di tutti i membri del nucleo familiare, oppure permesso di soggiorno per gli extracomunitari. Tra gli altri si annoverano certificato Isee in corso di validità, eventuale certificato di invalidità e marca da bollo da 16 euro in caso di domanda presentata in modalità cartacea.

Soffermandosi sui requisiti, inoltre, viene richiesto di non superare una determinata soglia di reddito, così come si evince dal bando di riferimento. Tra gli altri requisiti, in genere, poi si annoverano:

  • non essere già proprietari di altri immobili;
  • i richiedenti non devono essere assegnatari di altre case popolari;
  • non avere ricevuto sfratti negli ultimi cinque anni.

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A questi appena elencati si possono aggiungere altri requisiti, così come stabiliti dal Comune o Regione di residenza. Basti pensare al reddito Isee e al numero di componenti del nucleo famigliare. Una volta presentata la domanda, quindi, viene stabilita una graduatoria, grazie alla quale è possibile determinare chi ha diritto ad accedere alla casa popolare.

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