Furti, truffe e assalti ai bancomat: la banda senza scrupoli è finita male

La polizia ha di recente sgominato una banda di criminali, autori di vari furti, truffe e assalti ai bancomat. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa è successo.

A partire dai finti rimborsi nelle bollette per il Covid, passando per le truffe delle assicurazioni online, fino ad arrivare alle truffe telefoniche, sono davvero vari i tentativi di raggiro a cui bisogna, purtroppo, prestare la massima attenzione. Nonostante il difficile momento che ci ritroviamo a vivere, infatti, i malintenzionati non sembrano avere alcuna intenzione di fermarsi.

Ne è un chiaro esempio la banda che è stata di recente sgominata dalla squadra mobile di Perugia. In seguito ad alcune indagini, infatti, sono state eseguite 5 ordinanze cautelari a carico di cittadini romeni. Quest’ultimi sono indagati con l’accusa di furti, truffe e assalti a bancomat. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo assieme cosa è successo.

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Furti, truffe e assalti ai bancomat: le indagini della squadra mobile di Perugia

 

Le indagini della squadra mobile di Perugia hanno permesso di sgominare una banda di romeni a cui si contesta “a vario titolo, il reato di associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio, quali truffe e furti con l’uso di mezzi fraudolenti in centri commerciali, e anche di un furto mediante l’uso di esplosivo per lo scasso di un bancomat“. Gli indagati, nel 2019, avrebbero tentato un assalto ad uno sportello bancomat di Assisi, per poi rendersi protagonisti di vari episodi di furto o truffa presso negozi che vendono caldaie e altri elettrodomestici.

In particolare le indagini hanno avuto inizio nel febbraio del 2019 quando quattro persone hanno tentato un furto con esplosione mediante gas acetilene di uno sportello bancomat ad Assisi. Un tentativo non andato a buon fine, con la banda che non era riuscita a portare via con sé il denaro. I malfattori, infatti, sono fuggiti a bordo di una vettura, a sua volta rubata, che in seguito hanno abbandonato a Bastia Umbra. Proprio nel mezzo gli agenti sono riusciti a trovare un piede di porco e del filo spinato. Partendo da questi elementi sono risaliti al negozio dove erano stati acquistati, scoprendo così l’identità di una donna rumena che aveva provveduto a comprarli. Da lì hanno continuato ad investigare, riuscendo in questo modo a scoprire le varie malefatte realizzate da un gruppo di romeni che vivono a Roma.

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In particolare gli agenti hanno scoperto un sodalizio criminale ben strutturato, a base di truffe e furti di vario genere, che hanno avuto luogo presso vari esercizi che si trovano in Umbria, Lazio, Toscana, Abruzzo e Campania. Soffermandosi sui furti, sembra che avessero l’abitudine di rubare perlopiù strumenti di lavoro. Ma non solo, sovrapponevano sulle  caldaie particolarmente costose i codici a barre di prodotti più economici. In questo modo riuscivano a pagare tali prodotti ad un prezzo particolarmente basso, per poi rivenderli a prezzi più elevati su internet.

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