C’è una moneta che vale oro: chi se la trova in tasca guadagna 7 mila euro

Un piccolo errore di conio ed ecco che una moneta da solo un centesimo schizza a un valore da tre zeri. Tenete d’occhio i “bronzini”.

Soldi monete
Foto di Harry Strauss da Pixabay

Come si fa a fare i soldi coi… soldi? A volte capita di trovarsi in tasca delle monete che sembrano quasi un peso. Tanto che, soprattutto quando si tratta delle cosiddette “monetine”, non vediamo l’ora di disfarcene, magari mollandole per qualche acquisto che riteniamo di poco conto, oppure confinandole in un salvadanaio in attesa che possano servirci. Ecco, a volte la fortuna si trova proprio lì, in una tasca o, per dirla alla romanesca, nel dindarolo. Invisibile quindi, a volte volatile perché, non facendoci caso, quella potenziale fortuna va via senza nemmeno rendercene conto.

Certo, non sempre una moneta vale una fortuna. Ma siccome a volte può capitare di avere quella giusta, un minimo di attenzione bisogna prestarla. Anche perché quando la buona sorte decide di ricordarsi di noi, potrebbe farlo in grandissimo stile. Pochi sanno che una piccola monetina potrebbe valere quanto una miniera d’oro. Una in particolare che, come altre sue pari, è incappata in un errore tale da renderla una vera Cibola in miniatura. Ben 7 mila euro. Una cifra ragguardevole per una semplice monetina.

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C’è una moneta che vale oro: occhio al monumento sul retro

Tempo fa si parlava della moneta da un centesimo di euro che, invece del solito Castel del Monte, riportava sul retro la Mole Antonelliana torinese, in realtà coniata sulle monete da 2 cent. Una svista prodotta in serie limitata (alla fine si accorsero dell’errore) ma sufficiente a materializzare ben 2 mila euro per coloro che dovessero ritrovarsela nel portafogli. Questo perché la rarità gioca un ruolo essenziale. Un piccolo errore di conio, una particolarità del bordo o anche semplicemente un’edizione prodotta in pochissimi esemplari, contribuisce a far innalzare il prezzo in una ipotetica vendita a qualche collezionista.

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Difficile che le monetine possano fruttare troppi soldi (ad esempio, le rare monete da 2 euro finlandesi coniate per celebrare i 10 Paesi membri dell’Ue, possono valere 50 euro). Alcune, però, decisamente sbancano il tavolo: le monete da 2 euro della Città del Vaticano, coniate nel 2005 e raffiguranti la Gmg, possono fruttare 300 euro. Niente a che vedere, però, con una moneta particolare. Quale? Esattamente quella detta sopra: le monete da 1 centesimo “sbagliate”, infatti, sono state quasi tutte ritirate dalla circolazione. Ecco perché il loro prezzo è lievitato negli anni e, dai 2 mila che sarebbero potute valere inizialmente, oggi si è passati a circa 7 mila. Un bel balzo per una moneta.

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