Riforma pensioni, ritorna lo spettro della Fornero: cosa potrebbe accadere

In attesa di scoprire quali saranno le decisioni del governo Draghi su un tema particolarmente delicato come quello delle pensioni, ecco che ritorna lo spettro della riforma Fornero. Ecco i possibili scenari.

Pensioni

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da vari cambiamenti, che vanno inevitabilmente ad influire sulle nostre vite. Il Covid continua ad avere delle conseguenze negative sia dal punto di vista delle relazioni interpersonali che della gestione economica. Se tutto questo non bastasse si è assistito al crollo del governo Conte bis, in seguito al quale Mattarella ha affidato la guida del nostro Paese a Mario Draghi. Proprio l’esecutivo guidato dall’ex governatore della Banca Centrale Europea ha l’importante compito di prendere decisioni ad hoc in un contesto particolarmente complicato come quello attuale.

Ma non solo, il prossimo 31 dicembre si assisterà quasi sicuramente all’addio di quota 100 e per questo motivo sono in molti a chiedersi quali saranno le decisioni che verranno prese con la prossima riforma delle pensioni. Un tema senz’ombra di dubbio delicato e che merita pertanto molta attenzione. In particolare ci si chiede quali saranno le possibili novità, non escludendo, dall’altro canto, una mera imitazione del modello Fornero. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Riforma pensioni, ritorna lo spettro della Fornero: tutto quello che c’è da sapere

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Pensione (Fonte foto: web)

Come già detto il prossimo 31 dicembre terminerà il periodo di sperimentazione di quota 100 e per questo si resta in attesa di scoprire quali saranno le novità introdotte con la riforma delle pensioni. In tal senso si ritorna a fare i conti con lo spettro della riforma Fornero. In particolare si ipotizza che il governo attuale possa non prendere, almeno nel breve periodo, alcuna decisione. Una situazione che porterebbe, pertanto, a dover fare i conti con un sistema pensionistico basato sulla legge Fornero.

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, ad esempio, nel corso di un’intervista a Radio24, ha sottolineato come la riforma delle Pensioni non rientri, al momento, nell’agenda dell’esecutivo. Parole che non possono passare di certo inosservate e che contribuiscono ad alimentare i dubbi sul futuro della riforma delle pensioni. Se tutto questo non bastasse la Commissione Europea spinge per la fine di Quota 100. In assenza di provvedimenti, quindi, Draghi potrebbe decidere, temporaneamente, di imitare semplicemente la Fornero.

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I sindacati, dal loro canto, spingono per una svolta, con l’introduzione di una pensione anticipata alternativa o che comunque renda meno traumatico il fatto di dover fare i conti con uno scalone di 5 anni. Tra questi si fanno largo varie ipotesi, tra cui quota 41 e quota 92. Al momento, comunque, si tratta solamente di ipotesi. Non resta quindi che attendere i prossimi mesi per vedere quali saranno le decisioni che verranno prese dal governo Draghi a proposito delle pensioni.

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