Decreto Sostegni, Reddito di emergenza al posto della Naspi: cosa c’è da sapere

Il Decreto Sostegni non ha portato con sé la proroga della disoccupazione Naspi e Dis-Coll. Le indennità, infatti, sono state sostituite dalle tre nuove mensilità del Reddito di Emergenza.

Soldi fondo perduto
Foto: Web

Il Covid continua, purtroppo, ad incidere negativamente sulle nostre vite, portandoci a cambiare molte nostre abitudini. A partire dal colore delle regioni, passando per l’utilizzo delle mascherine e il distanziamento sociale, fino ad arrivare alla chiusura di molte attività, infatti, sono molte le cose a cui dover necessariamente prestare attenzione. Un momento storico particolarmente difficile, con molte persone alle prese con una difficile gestione del bilancio famigliare. Si rende quindi necessario un intervento ad hoc da parte del governo.

Proprio il nuovo esecutivo, a guida Draghi, ha di recente approvato il Decreto Sostegni, grazie al quale ha introdotto una serie di novità, come ad esempio contributi a fondo perduto a favore delle categorie maggiormente colpite dalla crisi Covid, oppure l’estensione di tre mensilità del Reddito di Emergenza. Dall’altro canto, invece, l’esecutivo ha deciso di non prorogare la disoccupazione Naspi e Dis-Coll. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Decreto Sostegni, Reddito di emergenza al posto della Naspi: come funziona

A differenza di quanto prospettato dal precedente esecutivo, il governo a guida Draghi ha deciso di non prorogare, con il Decreto Sostegni, le indennità Naspi e Dis-Coll. Queste ultime, infatti, sono state sostituite dalle tre nuove mensilità del Reddito di Emergenza per un totale di 1.200 euro. Come si evince dal testo del Decreto Sostegni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo, infatti, si è optato per l’estensione del Reddito di Emergenza ad una platea più ampia di beneficiari.

Tra questi si annoverano appunto coloro che hanno percepito la Naspi e la Dis-Coll nel periodo che va dal 1° luglio 2020 al 28 febbraio 2021, con un reddito ISEE fino ad un massimo di 30 mila euro. In questo caso il reddito di emergenza viene riconosciuto a prescindere dai requisiti di accesso generalmente richiesti per accedere a tale tipo di sussidio. Non sono infatti validi i criteri di calcolo dell’importo in base al numero dei membri del nucleo famigliare.

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Gli ex percettori di Naspi e Diss-Coll, infatti, hanno diritto al reddito di emergenza per i mesi di marzo, aprile e maggio per un importo pari a 400 euro al mese. Un totale pari quindi a 1200 euro, a prescindere dal numero dei componenti del proprio nucleo famigliare. L’erogazione del reddito di emergenza, ricordiamo, non avviene in modo automatico e per questo bisogna presentare apposita richiesta all’Inps entro il 30 aprile 2021.

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