Banconote false, i dati del 2020: sappiamo riconoscerle?

Banconote false, nel 2020 i dati sono bassi, ma c’è sempre qualche malintenzionato che potrebbe rifilarcene una

Banconota falsa (Fonte foto: web)

Nel 2020 in Italia, ci siamo comportati bene: secondo uno studio della Banca d’Italia infatti, dal 2002 ad oggi non ci sarebbe mai stato un numero così basso di banconote false in circolazione. Il calo rispetto al 2019, sarebbe persino del 28%. Tagli più falsificati, ancora una volta quelli da 20 e 50 euro, per cui impariamo a starci attenti. Per chi non fosse bravo, ecco i trucchetti per riconoscerle.

Dall’arrivo dell’Euro, sono stati sempre i tagli da 20 e 50 quelli più gettonati dai falsari, con dati più o meno simili, per ogni anno. Tranne che per lo strano boom del 2018, quando la metà di tutte le contraffazioni riconosciute nell’anno, furono rappresentate dai pezzi da 50€. Negli ultimi due anni invece, le forze dell’ordine hanno individuato un aumento, anche dei tre tagli maggiori (100, 200, 500 euro).

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Banconote false: se non siamo sicuri, facciamole esaminare

Secondo Banca d’Italia: “Per rendere ancora più incisiva l’opera di contrasto alla contraffazione, sono stati realizzati in sede europea un sistema informatico di raccolta e monitoraggio dei dati sulle falsificazioni e uno schema organizzativo che vede operare differenti istituzioni in ogni Paese membro”. Qualora entrassimo in possesso di una banconota falsa, non dovremmo spenderla, in quanto questo rappresenta un reato. Ciò che dobbiamo fare, è farla esaminare dagli addetti agli sportelli di una banca, o anche alle poste. Se certificato che la banconota è falsa, la banca rilascia una ricevuta, così da farci ottenere un rimborso.

Ormai dovremmo essere diventati esperti di banconote in Euro, visto che questo c’è da quasi vent’anni. Ad esempio, dovremmo sapere che quelli originali presentano diverse caratteristiche. Se guardiamo controluce una banconota da cento euro, noteremo che diventa visibile una filigrana, con alcuni altri elementi grafici aggiuntivi, e muovendola avremo l’impressione della luce che si muove in verticale. Certo, non è semplice e tutt’oggi c’è chi vi compie delle truffe, come i cinque furbetti arrestati a Trento.

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Ci sono poi tecniche più ricercate, come il suggerimento di passare la banconota sotto dei raggi ultravioletti. Ecco quello che dovremmo ottenere: “la carta non diventa fluorescente, cioè non emette luce ed è scura. Appaiono le fibrille incorporate nella carta; ciascuna mostra tre diversi colori. Le stelle della bandiera dell’UE, i cerchietti e le stelle di grandi dimensioni diventano gialli, come pure altre parti della banconota. Sul retro un quarto di cerchio posto al centro e alcune aree della banconota appaiono in verde fluorescente. Il numero di serie orizzontale e una striscia diventano rossi”.

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