Certificazione Unica 2021 INPS: come chiedere la rettifica o il rilascio

Ecco le istruzioni dell’Inps che attendevamo, per saperne di più sulla Certificazione Unica 2021, come ottenerla o cambiarla

Le modalità di rilascio della Certificazione Unica Inps ora sono rese chiare, dall’Ente stesso. Con le istruzioni che ci arrivano, potremo procedere senza sbagliare ed effettuare sia la richiesta di rilascio, che eventuale rettifica. La stessa Inps, si preclude di rilasciare due modelli per gli interessati: Certificazione Unica sintetica da rilasciare ai propri sostituiti e la Certificazione Unica ordinaria da passare all’Agenzia delle Entrate.

I quattro modi per riceverle sono, il PIN per poi scaricare il modello dal web, o in alternativa accedere tramite: Carta Nazionale dei Servizi, Carta d’identità elettronica, credenziali SPID secondo livello.

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Certificazione Unica 2021, tutte le istruzioni necessarie

Per quanto riguarda la richiesta da effettuare, l’Inps ha pensato anche ad altri modi alternativi per l’accesso, per far sì che nessuno resti senza. Questi sono racchiusi nei servizi delle Strutture territoriali su prenotazione; l’inoltro tramite PEC o posta ordinaria; la possibilità di riferirsi a CAF e Patronati, ed ancora Comuni o pubbliche amministrazioni che abbiano sottoscritto un protocollo con l’Istituto attivare i punto cliente.

Ed ancora, l’Inps, ha ben pensato di rilasciare anche due metodi per la richiesta di spedizione a domicilio, ovvero:

  • Tramite servizio telefonico, chiamando il numero verde 800 434320;
  • Tramite il Contact Center Multicanale, da rete fissa al numero gratuito 803 164 o da rete mobile al numero 06 164 164. Gli interessati, potranno effettuare la richiesta mediante posta elettronica ordinaria, all’indirizzo richiestacertificazioneunica@inps.it.

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Infine, passiamo al capitolo rettifiche. Di fatto, proprio l’Inps, nella circolare istruttiva, spiega anche come applicarle se venissero riscontrati eventuali errori. Se il contribuente dovesse notare errori nella certificazione, può affidarsi al proprio sostituto di imposta che andrà a sostituire i dati. Dal prossimo 29 marzo, sarà data la possibilità alle strutture territoriali di correggere le CU anche quando già trasmesse all’Agenzia delle Entrate. A comunicare le rettifiche all’interessato, sarà poi l’Inps.

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