La nuova tragedia sono le chiusure: “Un pezzo d’Italia è a rischio sopravvivenza”

La situazione si fa di nuovo preoccupante, le restrizioni impongono nuove chiusure, la crisi si accende nuovamente.

La situazione rischia nuovamente di precipitare, l’aumento dei contagi in tutto il paese ha provocato un fisiologico aumento delle misure di contenimento del contagio stesso. Si impongono severe restrizioni e chiudono, nuovamente imprese ed attività. I commercianti, gli imprenditori, dopo un anno dal primo lockdown rischiano, insomma di ripiombare nella stessa identica situazione, senza certezze, senza lavoro, senza garanzie.

In questo momento, se si considera la suddivisione del paese nelle ormai classiche zone colorate, in base alla criticità dell’emergenza, si può considerare la non totale chiusura del paese, anche se la maggior parte delle regioni italiane, dal prossimo lunedi saranno in zona rossa. Cosa ci aspetta quindi? Cosa dovremmo aspettarci da questa situazione e dagli interventi del Governo per facilitare l’esperienza di imprenditori e commercianti in questa tragica fase?

LEGGI ANCHE >>> Governo che cambia, Dpcm che trovi: nuove restrizioni a partire dal 6 marzo

LEGGI ANCHE >>> Restrizioni anche a Pasqua: entra in vigore il nuovo Dpcm

La nuova tragedia sono le chiusure: l’intervento di Confesercenti

Il trauma, per tutte le imprese italiane, rappresentato dalle anticipazioni dei giorni scorsi circa la presenza di misure stringenti anche nei giorni delle festività pasquale, non può fare che costringere la mente a tornare indietro. L’esperienza dello scorso anno, con la Pasqua praticamente saltata per botteghe, ristoranti, pasticcerie e quant’altro. Una festa comandata praticamente annullata per la presenza del virus, per il lockdown e per l’impossibilità totale di raggiungere i propri clienti, l’incubo, a quanto pare, potrebbe ripetersi.

“Continuiamo a ritenere che quella della chiusura delle attività non sia una soluzione sostenibile a lungo termine. Le imprese – dopo dodici mesi di start & stop – sono al limite, come è evidente a tutti. Ora è il momento di dare delle risposte chiare”.

La posizione di Confesercenti è abbastanza chiara ed anche realisticamente comprensibile. Numerosissime imprese italiane non possono più sostenere certe chiusure. Si impone un intervento netto e deciso da parte dell’esecutivo. Un intervento che chiarisca una volta per tutte il peso del sostegno del Governo alle imprese costrette a chiudere. La situazione è delicata e non si può più perdere tempo, il paese lo chiede, gli imprenditori lo chiedono.

Impostazioni privacy