Aveva perso il lavoro: madre si butta da un cavalcavia col figlio in braccio

Una giovane mamma si è tolta la vita insieme al suo bambino dopo aver perso il lavoro il mese scorso. Prestava servizio presso un centro di test Covid

Lavoro
Fonte Facebook – Aditya Sharma

La sensibilità umana a volte può essere deleteria. Quando si precipita nel baratro non sempre si ha la capacità di reagire, soprattutto se non abbiamo a fianco le persone giuste in grado di tirarci su di morale.

Probabilmente è quello che è capitato a Tonisha Lashay Barker giovane madre di 26 anni che viveva nella contea di Madison nel Tenesse (Stati Uniti). La donna era caduta in uno stato di forte depressione in seguito al licenziamento subito lo scorso mese ed ha deciso di farla finita. Prestava servizio presso un centro di test Covid.

LEGGI ANCHE >>> L’Agenzia delle Entrate bussa alla sua azienda: lui aveva una corda al collo

LEGGI ANCHE >>> Aveva appena perso il lavoro: 28enne trovato impiccato, era ancora vivo

Aveva appena perso il lavoro: il gesto estremo di una giovane madre

Non ha accettato questa situazione forse anche perché aveva timore di non riuscire a soddisfare le esigenze del suo figlioletto di appena 21 mesi.

Per questo con il suo piccolo tra le braccia si è buttata da un cavalcavia e si è tolta la vita. Un gesto a quanto pare premeditato visto che pochi istanti prima aveva tentato di speronare una pompa di una stazione di servizio con la sua automobile. Non essendoci riuscita, è scesa dal veicolo e ha portato a termine il suo piano.

Il corpo è stato scoperto da un camionista che ha affermato di aver visto qualcosa di grandi dimensioni precipitare dal cavalcavia per poi infrangersi sul suo camion. Subito sono accorse le forze dell’ordine e i soccorsi, che non hanno potuto fare altro che raccogliere i cadaveri dalla carreggiata.

Una storia decisamente triste, due vite spezzate così prematuramente. Perdere il lavoro fa parte della vita e a 26 anni c’è tempo e modo per trovarne un altro. È necessario farlo capire alle persone e starle vicino il più possibile. Solo così si si può evitare che in futuro si possano verificare casi analoghi a quello della povera Tonisha, a cui non bisogna fare altro che augurare di riposare in pace.

Impostazioni privacy