Chiude Partita Iva e lavora in nero per ottenere reddito di cittadinanza: com’è finita

Furbetti del reddito di cittadinanza: operazione dei finanzieri della Compagnia di Sassuolo. Denunciato un cittadino che ha percepito illegalmente per un anno e mezzo il sussidio.

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Il Governo ha introdotto in questi ultimi mesi molti strumenti ed aiuti per aiutare chi veramente necessità di un sostentamento economico quotidiano per sopravvivere. Tra questi strumenti c’è anche il cosiddetto reddito di cittadinanza che ha fatto molto discutere.

Ebbene, fermo restando che la sua attuazione ha comportato aiuti concreti e importanti per la stragrande maggioranza di cittadini e famiglie, ci sono comunque ancora casi di abuso e di illegalità che sono individuati e perseguiti dalle forze dell’ordine preposte ai controlli.

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Reddito cittadinanza da 18 mesi ma con lavoro in nero: denunciato

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Fonte: Pixabay

In questo ambito si inserisce l’operazione dei finanzieri della compagnia di Sassuolo che hanno accertato come un cittadino di origini marocchine, residente a Fiorano Modenese, percepisse illegalmente da 18 mesi il reddito di cittadinanza. L’ammontare dei sussidi in questo periodo, un anno e mezzo, risulta pari a 22.000 euro.

Il soggetto ha chiuso nel 2017 la propria partita Iva, utilizzata per effettuare attività nell’ambito del settore meccanico, ma ha continuato a lavorare in nero presentando domanda di reddito di cittadinanza corredato da una dichiarazione ISEE che non presentava i proventi di questa attività in nero. Incrociando i dati di fatturazione i finanzieri hanno ricostruito il reale ammontare dei proventi del cittadino che non erano stati dichiarati per usufruire dello strumento del reddito di cittadinanza.

Il cittadino risulta denunciato alla procura presso il tribunale di Modena. Il tutto comporta anche una segnalazione all’ufficio INPS competente per l’avvio dell’iter di revoca del beneficio del reddito di cittadinanza e la restituzione di quanto percepito finora.

Dall’inizio del 2020, nell’ambito dell’attività quotidiana di controlli, il Comando Provinciale di Modena della Gdf ha effettuato accertamenti su 53 soggetti che hanno beneficiato senza averne i requisiti forme e strumenti di aiuti economico-sociali, quali ticket, buoni, ed anche reddito di cittadinanza, per un ammontare totale pari a 77.000 euro.

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