In Italia è allerta medicinali, sono finiti! Come curarsi?

In Italia le scorte di medicinali stanno finendo. I più utilizzati non sono più disponibili, come fare per curarsi?

Proprio nel momento del bisogno i farmaci mancano e i farmacisti si trovano davanti cittadini nel panico.

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Una vera e propria allerta che coinvolge i medicinali. E non per la presenza di contaminazioni come sporadicamente capita ma per l’assenza dei farmaci più noti dalle scorte delle farmacie. La preoccupazione cresce soprattutto ora che a colpire gli italiani che non solo il Covid ma anche l’influenza australiana, i virus sinciziali, i virus respiratori. Siamo usciti da una pandemia ma ci siamo ritrovati a fare i conti con un sistema immunitario indebolito da due anni di uso della mascherina. Il nostro organismo fatica a difendersi dai molteplici attacchi e il numero di persone malate lo dimostra. Non solo, l’influenza è anche arrivata prima rispetto ai normali tempi e sono ormai settimane che costringe a letto milioni di persone. Per curarsi servono i farmaci adatti e qui sorge un altro problema, quei medicinali stanno per finire.

I medicinali in Italia scarseggiano

Della serie “cosa mai potrebbe accadere di peggio?”. Abbiamo affrontato una pandemia causata da un virus sconosciuto, cosa sarà mai un po’ di raffreddore e di febbre. E invece arriva l’australiana, un’influenza che colpisce duro – anche peggio dell’Omicron – e se questo non bastasse scarseggiano i farmaci per curare i sintomi e alleviare i dolori. Basta così? Per il momento, ma ormai ci si aspetta di tutto come in un film dell’orrore in cui il peggio deve ancora arrivare.

Sconsolati dagli eventi degli ultimi anni, i cittadini cercano di ritornare alla normalità tra mille difficoltà ma non è semplice. Si può cercare di risparmiare ma non ci si può curare fai da te senza farmaci. I farmacisti della provincia di Treviso hanno lanciato l’allarme. Medicinali molto comuni – l’ibuprofene, gli sciroppi mucolitici, i sedativi per la tosse, l’acetilcisteina e il Nurofen – non arrivano più e presto le scorte finiranno.

Ne usciremo mai e se sì, quando?

Compito dei medici di base è trovare alternative per curare le malattie più comuni ma non è semplice. Un conto è prescrivere un farmaco noto, già assunto dal paziente e dagli effetti già comprovati. Un altro è indicare un nuovo medicinale che potrebbe essere meno risolutivo o al contrario più forte e provocare reazioni poco piacevoli.

Una situazione allarmante, dunque, ma non giunge inaspettata. Gli operatori del settore già dal mese di ottobre 2022 hanno iniziato a lanciare allerte sulla reperibilità dei farmaci. L’assenza del Nurofen, ad esempio, si è già notata durante lo scorso autunno. E parliamo di un farmaco necessario per far scendere la febbre soprattutto nei bambini quando il comune antipiretico non fa effetto. Alcuni farmacisti hanno deciso di fare un salto indietro nel tempo e ricominciare a creare da soli i medicinali da somministrare. Per quanto in voga all’inizio del ‘900 tale prassi è stata ormai superata. I tempi sono cambiati, le richieste sono aumentate e pensare all’autoproduzione è impossibile.

Tra rincari, mancanza delle materie prime e assenza di materiali per il confezionamento  i farmaci mancano e se questa guerra in Ucraina non finirà sarà difficile un ritorno alla normalità. Colpa anche del Covid che ha rallentato produzione e commercio specialmente dalla Cina, leader dell’esportazione prima della pandemia. Insomma la situazione è grave. La speranza è che sia solo un disagio momentaneo.

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