Tanti pensionati si chiedono come ottenere una considerevole somma di denaro dopo l’uscita dal mondo del lavoro. La risposta è una sola.
Lavoro addio, benvenuta pensione! Arriva il momento di godersi la vita ma spesso manca la liquidità necessaria per farlo.
Dopo anni e anni di lavoro, rinunce, fatiche arriva la meritata pensione e gli ormai ex lavoratori non vedono l’ora di dedicarsi a sé stessi, ai propri hobby trascurati da troppo tempo e alla famiglia. Il sogno più comune è viaggiare, abbandonare la routine per scoprire nuovi orizzonti e culture. Poi c’è chi desidera regalarsi una casetta al mare o in montagna per respirare aria buona e godersi la vita. Ogni desiderio, però, ha un costo e spesso molto alto. E le pensioni in Italia, è risaputo, non sono così elevate da permettere cene fuori, viaggi, e sfizi. Per tanti pensionati, dunque, diventa necessario ottenere una somma di denaro aggiuntiva per non privarsi nuovamente di un sogno. La risposta a questo problema è la cessione del quinto.
Ottenere una somma aggiuntiva con la cessione del quinto
Nel momento in cui si esce dal mondo del lavoro i dipendenti del settore pubblico e privato ricevono il Trattamento di Fine Servizio o il Trattamento di Fine Rapporto. Si tratta di una somma rilevante a conclusione della carriera lavorativa ma spesso ci vogliono mesi se non anni prima di ricevere l’importo spettante. In alcuni casi è possibile richiedere l’erogazione anticipata fino a 45 mila euro con interessi agevolati dello 0,4% ma esiste una seconda possibilità per ottenere una somma aggiuntiva da spendere a piacimento.
La cessione del quinto viene concessa dalle banche e finanziarie ai pensionati – e ai lavoratori dipendenti – che desiderano ottenere liquidità a fronte del pagamento di interessi. Il vantaggio è che la rata mensile non potrà in alcun caso essere superiore ad un quinto della pensione, rapporto considerato soddisfacente per poter adempiere agli obblighi con l’istituto di credito e affrontare le spese della vita quotidiana.
Quali condizioni da rispettare per ottenere il finanziamento
Il finanziamento prevede l’erogazione di somme fino a 60 mila euro che l’interessato restituirà mensilmente con l’applicazione di Tan e Taeg. Sarà l’INPS a trattenere l’importo della rata dal cedolino, importo che non potrà superare un quinto della pensione. La cessione del quinto può essere richiesta dai titolari di trattamenti pensionistici ad eccezione dei percettori di assegni sociali, assegni di sostegno al reddito, assegni di invalidità civile, per inabilità, assegni di nuclei familiare e percettori di APE Sociale.
Prima di poter richiedere il prestito ad una banca o finanziaria, il pensionato dovrà chiedere all’INPS la comunicazione di cedibilità della pensione. Si tratta di un documento in cui viene riportata la somma massima della rata della cessione del quinto. Il documento potrà poi essere consegnato all’istituto di credito per procedere con il calcolo del piano di ammortamento e la stipula del contratto. Il rimborso dovrà avvenire in massimo dieci anni, si legge sul portale dell’INPS, con la quota che sarà trattenuta direttamente dall’assegno pensionistico.