WhatsApp, attenzione ad una truffa che ruba i profili e le chat tra utenti

Una nuova truffa imperversa su WhatsApp per rubare profili e le conversazioni tra gli utenti. Come proteggere la propria privacy.

L’app di messaggistica più utilizzata dagli italiani nasconde un possibile raggiro. I cyber criminali sfruttano WhatsApp per rubare profili.

WhatsApp truffa
Adobe Stock

WhatsApp è l’applicazione di messaggistica istantanea più utilizzata per le funzionalità offerte e i continui aggiornamenti che rendono l’esperienza sempre più pratica. Gli utenti possono inviare foto visualizzabili una sola volta, ascoltare i vocali a velocità doppia, nascondere chat e inviare brani musicali. L’app permette di scrivere in una lingua sconosciuta, di ritrovare la macchina parcheggiata o di sfruttare il servizio business per far crescere la proprio impresa. L’elevato numero di fruitori dell’applicazione, però, ha un risvolto amaro. I cyber criminali approfittano di questa varietà di utenti per cercare vittime da raggirare e profili da rubare. Le truffe dilagano e riconoscerle è sempre più difficile. Abbiamo imparato a diffidare di link e messaggi che promettono vincite mentre attivano a propria insaputa abbonamenti a pagamento. Ora, però, è in atto un raggiro diverso che mette in serio pericolo la privacy delle persone.

WhatsApp e la truffa per rubare profili

L’ultimo raggiro segnalato dagli utenti consente ai truffatori di rubare gli account WhatsApp degli utenti semplicemente utilizzando l’accesso alla piattaforma. Diversi cyber criminali sono riusciti a farsi inviare il codice di verifica risultando, così, in grado di prendere possesso del profilo.

La Polizia di Stato invita i cittadini a prestare molta attenzione all’arrivo di messaggi che sembrano provenire da un proprio contatto. I truffatori puntano proprio sulla presunta conoscenza del mittente per invogliare i destinatari a rispondere alla chat e assecondare la richiesta. Inviando il codice, invece, si apriranno le porte ai criminali sulla propria privacy. In più, il proprio numero di telefono potrà essere utilizzato per compiere altre frodi ai danni dei contatti della propria rubrica creando, così, un loop infinito.

Come proteggersi dall’invasione della privacy

I consigli della Polizia postale sono sempre gli stessi. Diffidare da link sospetti e da contatti che chiedono codici. Per essere certi che il mittente sia reale è bene contattarlo personalmente chiedendo spiegazioni sul messaggio inviato. In questo modo si potrà riconoscere l’eventuale truffa nel momento in cui il contatto dirà di non aver inviato alcuna conversazione. Prestare attenzione ed essere diffidenti è l’unica strada per tutelare la propria privacy dall’attacco di cyber criminali.

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