Stipendi in aumento ad agosto: chi ride e chi piange

Gli stipendi aumenteranno già dal mese di agosto ma non per tutti i lavoratori. Scopriamo chi sono gli esclusi dalla festa.

Gli ultimi mesi dell’anno saranno più ricchi ma solamente per alcuni lavoratori. Il Decreto Aiuti Bis ha stabilito dei paletti.

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Il Decreto Aiuti Bis è stato approvato introducendo numerose agevolazioni per i cittadini. L’obiettivo è consentire a chi ha un reddito basso di affrontare l’aumento del caro vita causato dall’inflazione. I prezzi hanno subito, infatti, rincari difficili da gestire senza un adeguamento dello stipendio al nuovo costo della vita. Da qui la decisione del Governo di aumentare lo sgravio contributivo dell’1,2% in modo tale da arrivare ad un totale del 2%. Dopo il Bonus 200 euro una tantum, dunque, negli ultimi mesi del 2022 si potrà contare su importi maggiori in busta paga grazie al taglio del cuneo fiscale. Questa la strada scelta dall’esecutivo – l’alternativa era prolungare il Bonus di qualche mese – ma a quanto ammonteranno i nuovi stipendi e, soprattutto, chi saranno i beneficiari dello sgravio?

Stipendi in aumento, chi resterà fuori dalla misura

Il taglio del cuneo fiscale non si rivolge a tutti i lavoratori ma solamente a quelli con reddito inferiore a 35 mila euro ossia con stipendio mensile lordo inferiore a 2.692 euro. Il limite è stato pensato per supportare una più ampia platea di beneficiari con redditi non elevati anche se non distingue tra chi guadagna 36 mila euro all’anno e chi ne percepisce 55 mila. Probabilmente sarebbe stato preferibile erogare una misura con diminuzione graduale dell’importo fino all’azzeramento per i redditi più alti ma la decisione è stata, ormai, presa e chi ha anche un solo euro di guadagno in più al di sopra della soglia limite sarà escluso dal taglio del cuneo fiscale.

Si tratta, comunque, di aumenti di piccolo importo per un massimo di 27 euro. Anche in questo caso si noterà un’incongruenza.

A quanto ammonterà il rincaro in busta paga

L’aumento garantito sugli stipendi dal taglio del cuneo fiscale sarà piccolo. Altro che 200 euro del Bonus una tantum, qui si parla di massimo 27 euro. Non solo, l’aumento maggiore lo otterranno i lavoratori con reddito annuo di 35 mila euro. Chi tocca la soglia dei 28 mila percepirà circa 22 euro in più e chi raggiunge i 15 mila euro avrà un aumento di 12 euro. La stima è stata fatta prendendo in considerazione il taglio dell’1,8%. Considerando che il DL Aiuti Bis lo ha definito al 2% è possibile incrementare le cifre di circa il 20% rimanendo, comunque, su cifre irrisorie. Una nuova presa in giro per i contribuenti? Dodici euro non sono certamente la cifra che salverà dall’inflazione, che permetterà di pagare una bolletta o la spesa alimentare. Così è stato deciso, però, e la misura sarà attiva fino al mese di dicembre.

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