Rata del mutuo non pagata, quando scatta il pignoramento e come evitarlo

Se la rata del mutuo non viene pagata scatta immediatamente il pignoramento dell’immobile? Come funziona l’espropriazione del bene?

Scopriamo quali sono le conseguenze per i cittadini che non pagano le rate del mutuo entro le scadenza stabilite.

rata del mutuo non pagata
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Pensare di acquistare casa senza un mutuo è un’utopia. Le persone che riescono ad avere la liquidità necessaria per pagare somme ingenti di denaro sono poche e i comuni mortali devono ricorrere ad un finanziamento. Si sceglie l’immobile, si chiede l’importo in prestito (che corrisponde all’80% massimo del valore della casa), si valuta il numero delle rate e si stabilisce, così, un piano di ammortamento. Solitamente i mutui vengono fissati a 25 anni in modo tale da poter ridurre il più possibile la rata mensile ma può capitare che l’importo stabilito inizialmente diventi troppo alto – soprattutto in caso di mutuo variabile. I problemi economici in una famiglia possono insorgere in qualsiasi momento soprattutto dopo una pandemia e i rincari legati alla guerra in Ucraina e alle speculazioni sul conflitto. Morale della favola, diventa sempre più complicato far fronte all’impegno preso con banca. E qui iniziano i guai.

Rata del mutuo non pagata, cosa accade

Le formule di mutuo proposte dagli istituti di credito negli ultimi anni risultano alquanto flessibili. Permettono il salto rata – per spostare il pagamento di una rata alla fine del piano di ammortamento – oppure il cambio rata – per modificare l’importo della rata mensile qualora insorgessero difficoltà economiche. Nonostante la flessibilità – l’utilizzo delle opzioni è limitato a poche volte durante l’intero contratto di mutuo – tante famiglie si ritrovano nell’impossibilità di corrispondere quanto dovuto alla banca.

Ecco che si affaccia l’incubo del pignoramento della casa con successiva vendita all’asta. Ebbene, occorre sapere che prima di arrivare a questa tragica conseguenza c’è un iter che gli istituti dovranno rispettare. Si inizia con l’applicazione degli interessi di mora (circa il 4%) dal primo giorno dopo la scadenza della rata non pagata fino al 30esimo giorno. Superato questo lasso temporale il debitore riceverà un sollecito di pagamento e continuando a non pagare verrà iscritto nella lista dei cattivi pagatori. I ritardi fino a 180 giorni o sette rate del mutuo o superiori a 180 giorni per una sola rata comporteranno la revoca del prestito e lo scatto del pignoramento.

Come avviene il pignoramento del bene

Innanzitutto è fondamentale sapere che anche la prima casa è oggetto di pignoramento. L’ipoteca consente alla banca di rivalersi sull’immobile per ottenere l’estinzione del debito. Nello specifico, l’abitazione verrà venduta all’asta. Il ricavato della vendita verrà corrisposto all’istituto di credito nella misura necessaria per ricoprire il debito contratto per la rata (o le rate) del mutuo non pagata. La parte restante tornerà, invece, nelle mani dell’ormai ex proprietario.

Per cercare di non arrivare al pignoramento è possibile chiedere alla banche delle soluzioni diverse nel momento in cui ci si accorge di non poter corrispondere quanto dovuto. Si può provare suggerendo una rinegoziazione del mutuo per provare a ridurre l’importo della rata mensile allungando i tempi di restituzione del debito. La banca potrebbe essere soddisfatta di questa soluzione perché procederebbe con un riadattamento dei tassi di interesse. In alternativa è possibile provare a chiedere una sospensione momentanea delle rate nell’attesa di risollevarsi economicamente.

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