Assegno Unico, il tempo scorre inesorabile: fra qualche giorno i soldi spariranno

Per recuperare gli arretrati dell’Assegno Unico rimane veramente poco tempo. Occorre affrettarsi ad inviare la domanda, vediamo come procedere.

Il 30 giugno segnerà la fine della possibilità di poter chiedere gli arretrati dell’Assegno Unico Universale. Volete perdere i soldi di cui avete diritto?

Assegno Unico arretrati
Adobe Stock

Le famiglie che attendono gli arretrati delle vecchie mensilità dell’Assegno Universale devono inoltrare domanda entro il 30 giugno 2022 o perderanno il diritto al rimborso. La misura ha compiuto inizialmente qualche passo falso e alcuni controlli sono stati più lunghi con la conseguenza del mancato versamento della somma spettante per i primi mesi dell’erogazione. In altri casi, invece, a commettere un errore è stato il cittadino. I percettori del Reddito di Cittadinanza, ad esempio, non dovevano inoltrare richiesta di accesso alla misura. L’INPS aveva già a disposizione i dati per verificare le condizioni del richiedente. Di conseguenza, la domanda aggiuntiva ha creato problemi nel versamento con ritardi rispetto i tempi ordinari. Infine, molti cittadini hanno inviato l’ISEE successivamente all’invio della domanda di Assegno Unico ritrovandosi all’inizio con un importo più basso (50 euro) rispetto alla fascia di appartenenza (fino a 175 euro). Ora si attendono gli arretrati delle mensilità non pagate o pagate con somme inferiori ma occorre avanzare domanda.

Assegno Unico e arretrati, la domanda per non perdere soldi

Inoltrando la domanda di recupero degli arretrati entro il 30 giugno si potranno ottenere le somme non erogate nei mesi di marzo, aprile e maggio. Lasciando scadere il termine ultimo, invece, i soldi si perderanno e da luglio si potrà ottenere solamente l’assegno con importo ordinario.

I cittadini devono, dunque, affrettarsi per inoltrare la richiesta. In primis dovranno accedere al portale dell’INPS e simulare l’importo spettante utilizzando l’apposito tool (non è richiesta l’autenticazione). Dal sito stesso, poi, si potrà inviare la domanda telematicamente. In alternativa è possibile richiedere l’aiuto di Caf e patronati, del proprio commercialista o del Contact Center dell’INPS.

L’ISEE, un documento fondamentale

Per non perdere gli arretrati è obbligatorio inoltrare l’ISEE prima del 30 giugno 2022. Solo rispettando questa tempistica spetteranno tutte le somme non erogate dall’INPS dal mese di marzo. In caso contrario l’importo corretto in base alla fascia di appartenenza verrà erogato solamente dopo la presentazione dell’ISEE ma senza arretrati (inviando la richiesta dal 1° luglio in poi).

Per compilare l’ISEE servono numerosi dati reddituali, patrimoniali e anagrafici con riferimento all’intero nucleo familiare. Il valore calcolato servirà, come accennato, per l’inserimento nella corretta fascia di appartenenza in modo tale da poter ricevere il giusto importo. Si va da un massimo di 175 euro per ISEE fino a 15 mila euro ad un minimo di 50 euro per ISEE superiore a 40 mila euro.

Impostazioni privacy