Guida alla Naspi, l’indennità di disoccupazione: modifiche e conferme per l’anno 2022

La Naspi è l’indennità di disoccupazione erogata dal Governo per sostenere chi ha perso il lavoro non per propria colpa. Scopriamo le modifiche apportate con il Decreto Sostegni 2022.

Una guida pratica per conoscere tutti i requisiti di accesso alla Naspi, l’indennità di disoccupazione volta ad aiutare chi ha perso il lavoro.

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L’ultimo Decreto Sostegni ha apportato modifiche ai requisiti di accesso alla Naspi. La decisione è stata presa dopo aver appurato le conseguenze della pandemia da Covid 19 sul piano occupazionale. La crisi economica ha determinato la chiusura di numerose attività, il licenziamento di tante persone e l’impossibilità di ritrovare un lavoro in tempi ragionevoli. Da qui la scelta di togliere una condizione di accesso limitante per ampliare la platea dei beneficiari della misura.

Naspi, cambia un requisito di accesso all’indennità

Con il Decreto Sostegni è stato introdotto un importante cambiamento ossia la cancellazione del requisito riguardante l’aver effettuato almeno trenta giornate di lavoro effettivo negli ultimi dodici mesi. Un paletto che restringeva la platea dei beneficiari a causa della pandemia e della crisi occupazione degli ultimi due anni. I lavori precari e saltuari hanno sostituito – durante il Covid – contratti a tempo determinato e indeterminato causando lunghi periodi di inattività per tanti cittadini. Il vincolo delle 30 giornate di lavoro effettivo in dodici mesi è stato, così, eliminato per offrire l’indennità di disoccupazione Naspi ad un numero maggiore di persone.

La cancellazione, comunque, non è definitiva. Si tratta infatti di una sospensione del requisito fino al 31 dicembre 2022. Ciò significa che chi presenterà domanda di Naspi dal 1° gennaio 2023 dovrà nuovamente soddisfare la condizione delle 30 giornate lavorative nell’ultimo anno precedente alla richiesta. Il settore occupazione sembra, infatti, in ripresa con numerose aziende che ricercano personale rivolgendosi a diplomati, laureati, giovani e meno giovani con o senza esperienza.

Le altre condizioni di accesso

È importante conoscere le altre condizioni di accesso alla Naspi che non sono state modificate dal Decreto Sostegni. Il riferimento è allo stato di disoccupazione involontaria, per licenziamento o dimissioni per giusta causa; all’aver maturato almeno tredici settimane di contributi nei quattro anni precedenti al licenziamento; alla presentazione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro e dell’adesione ai programmi di ricerca attiva di una occupazione oppure a corsi di formazione o specializzazione professionalizzante.

Per quanto riguarda l’importo erogato ricordiamo che corrisponde al 75% della retribuzione mensile media percepita dal richiedente con una riduzione del 3% a partire dal quarto mese di erogazione. Inoltre, il numero di mensilità corrisponderà alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. Cosa succederà finito questo lasso temporale? Non occorre disperare, la NASPI non è l’ultima spiaggia nel caso in cui non si riuscisse a trovare lavoro. Il Decreto Sostegni ha confermato la possibilità di richiedere il Reddito di Emergenza dopo la scadenza della Naspi tra il mese di luglio 2020 e il 28 febbraio 2022 con l’erogazione di 400 euro per tre mesi.

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