Pollo contaminato dalla salmonella nei supermercati, marchi inospettabili: il dato inquietante

Il pollo è uno degli alimenti a maggior rischio di contaminazione dalla salmonella. Ritrovare delle confezioni di questo genere tra gli scaffali dei supermercati è sempre più probabile 

Bisogna però badare al grado di pericolo che possono avere. Non sempre infatti sono altamente nocive per la salute umana. Quindi è bene non lasciarsi andare ad eccessivi allarmismi.

Pollo
Fonte Adobe Stock

Sono sempre più diffusi i casi di contaminazione da salmonella di molti prodotti reperibili presso i supermercati italiani. Tra questi spicca il pollo che notoriamente è inserito nella maggior parte delle diete dei cittadini del Bel Paese.

Attenzione però nonostante non sia una cosa propriamente positiva, non bisogna nemmeno lasciarsi andare a preoccupazioni smisurate. Alcune salmonelle non sono poi così nocive per il corpo umano. Infatti alle volte basta seguire alla lettera la dicitura “consumarsi previa cottura” e cucinare bene il pollo per mettersi al riparo dai guai.

Pollo-contaminazione salmonella: quali marche sono state esaminate

Le alte temperature infatti mettono fuorigioco i batteri evitando situazioni potenzialmente pericolose. Al contempo però è sempre bene tenere la guardia alta. Sono tanti i marchi a rischio in tal senso.

Un test campione effettuato su 24 tipologie di pollo vendute nei più noti supermercati della penisola ha chiarito la situazione in tal senso. Tra i tanti sono stati esaminati anche il busto di pollo dell’Amadori, il petto di pollo e il busto intero del marchio Conad, il petto di pollo a fette Todis, il pollo diavoletto dell’Aia e il busto di pollo e filettini venduti alla Carrefour. 

Alla fine sono stati trovati 7 prodotti contaminati, ma non sono stati resi noti i nomi nel dettaglio. Quindi è bene non lasciarsi andare ad inutili demonizzazioni dei prodotti sopracitati, potrebbero essere anche tutti privi di alcun batterio. Inoltre visto che non è stato specificato nemmeno che tipo di salmonella è stato rinvenuto (anche se sono perlopiù quelle minori), il Ministero della Salute non ha disposto il ritiro dal mercato. 

Ai consumatori di certo non fa piacere sapere di potersi ritrovare a contatto con la salmonella, seppur in forma lieve, quindi l’auspicio è che comunque venga trovata una soluzione per evitare queste situazioni.

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