L’acqua minerale che non ti aspetti ritirata dai supermercati: batterio pericoloso, i lotti

Una notizia che di certo non piacerà ai cittadini di quella particolare zona d’Italia. L’allarme è scattato di colpo. Cresce la paura.

Le ultime settimane ci hanno messi di fonte ad una situazione che forse in qualche modo non immaginavamo o magari semplicemente non riuscivamo ad immaginare possibile, quindi di fatto verificabile. La realtà invece ci ha confermato che i rischi per i cittadini possono arrivare da ogni direzione anche da quelle che immaginiamo prive d’ogni pericolo.

acqua ritirata per batterio
foto adobe

La notizia è rimbalzata in pochi minuti praticamente su tutte le piattaforme di informazione locale e non solo. Cosi come purtroppo capitato in queste ultime settimane, il riscontro in alcuni prodotti tranquillamente in vendita presso gli scaffali di supermercati e piccoli negozi, di un batterio molto pericoloso per l’organismo umano ha generato una serie di provvedimenti per l’appunto utili a preservare la salute degli stessi cittadini.

Ci troviamo anche in questo caso di fronte ad una vicenda che comporta il ritiro per l’appunto dal mercato di uno specifico prodotto. Un po’ come accaduto nel periodo precedente alla Pasqua per le uova di cioccolato Kinder in alcuni paesi europei. Il rischio salmonella, ricoveri in ospedale chiusura della fabbrica belga che riforniva quelle aree del continente. Insomma non uno scherzo, anzi. Oggi succede ancora, cosi come di fatto già capitato successivamente proprio in Italia.

Allarme scattato all’improvviso, quell’acqua non va: sotto osservazione gli stabilimenti di Anguillara Sabazia

La vicenda in questione ha riguardato molto da vicino gli stabilimenti di Anguillara Sabazia nel Lazio. La possibile presenza di un batterio in particolare, o Staphylococcus aureus ha fatto scattare l’allerta in quello specifica area. In quelle sedi infatti si produce l’acqua Claudia. Di conseguenza i lotti L21111 da un litro e mezzo e L21191 da mezzo litro con scadenza rispettivamente 21/04/2023 e 29/04/2023 sono stati prontamente richiamati dal mercato. Si attendono ulteriori sviluppi e conferme in merito alla vicenda.

Il batterio in questione può portare potenzialmente a diverse malattie recando disturbi non indifferenti all’organismo umano. Cosi come abbiamo visto non si placa il rischio per i cittadini derivante proprio dall’acqua. Cosi come accaduto ad esempio in alcune regioni del nord Italia, dove la popolazione è stata di fatto rifornita per giorni con le autobotti per alcuni problemi di contaminazione delle acque locali. In questo caso non si parla quindi di produzione industriale ma di acqua che sgorga dal rubinetto, quella utilizzata dai cittadini per ogni evenienza.

Al momento la situazione sembra essere sotto controllo, cosi come anticipato si attendono nuovi sviluppi e soprattutto nuove indagini per confermare in qualche modo la presenza del batterio in questione all’interno delle acque prodotte presso lo stabilimento laziale. I cittadini ad ogni modo temono il peggio, temono di essere in qualche modo contagiati da acque che ritengono sicure, che comprano al supermercato, imbottigliate, osservate, selezionate. La realtà in certi casi appare assolutamente diversa da ciò che quotidianamente possiamo percepire.

I rischi esistono e giorno dopo giorno impariamo a comprendere quanto siano reali, concreti nella nostra vita. La scienza, il comparto dei controlli ci aiuta a selezionare ad isolare eventuali rischi. Il resto è chiaramente frutto dell’ottimo lavoro di una intera categoria, un intero processo produttivo. La sicurezza al primo posto, è ciò che chiedono i cittadini anche se spesso purtroppo tutto ciò non accade.

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