L’epatite acuta dilaga, i casi aumentano e la preoccupazione cresce: le possibili cause

In aumento i casi di epatite acuta nei bambini, è allerta mondiale. La gravità delle condizioni dei più piccoli spaventa mentre ancora si indaga sulle cause.

Numeri in picchiata verso l’alto destano preoccupazione. I bambini colpiti da epatite grave e sottoposti ad un trapianto di fegato stanno diventando troppi e non si sa come impedire l’epidemia.

epatite acuta
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In poche settimane la situazione è degenerata. Ci troviamo all’interno di un allerta mondiale particolarmente sentita dato che a contrarre l’epatite acuta sono i bambini. Nel Regno Unito i casi sono passati da 18 a 163 in sette giorni a conferma delle presenza di un’epidemia da risolvere al più presto. La comunità scientifica è a lavoro per cercare di identificare le cause della malattia ed impedire che la curva dei contagi cresca ulteriormente. Ad oggi i Paesi nel mondo colpiti sono venti per un totale di 300 casi accertati molti dei quali in Europa – anche in Italia. Le domande a cui trovare risposta sono molte e i dubbi, per ora, non sembrano sciogliersi.

Epatite acuta, quali le possibili cause?

Un fenomeno in crescita che colpisce specialmente i bambini sotto i cinque anni provocando conseguenze gravi sulla salute. Undici minori hanno subito un trapianto di fegato e si teme che la situazione possa peggiorare se non si individuerà a breve la causa della malattia. Una prima ipotesi inizialmente scartata ma ora rivalutata congettura un legame con il Covid. Potrebbe trattarsi di un effetto collaterale non noto fino ad oggi dovuto alle restrizioni imposte dalla pandemia.

La maggior tutela dei bambini ha impedito che questi venissero a contatto con batteri, virus e germi – come avviene tipicamente in quella fascia di età – in grado di stimolare la nascita di anticorpi. Il sistema immunitario risulterebbe, così, indebolito e non allenato ad affrontare attacchi esterni. Questa ipotesi, se verificata, potrebbe generare il panico dato che l’epatite potrebbe essere solamente una prima conseguenza dell’indebolimento del sistema immunitario. I bambini potrebbero essere facili vittime di altre malattie ma lo stesso principio potrebbe riflettersi sugli adulti.

Altre possibili cause

Il Covid non è l’unica causa analizzata dalla comunità scientifica. Le indagini hanno riportato, ad esempio, la presenza di animali domestici a contatto con i bambini malati. I cani possono essere portatori di adenovirus, agente patogeno del fegato, ma la trasmissione animale-uomo è rara se non improbabile. Eppure la presenza di un adenovirus nelle analisi dei piccoli pazienti è stata riscontrata numerose volte. Si stima una percentuale del 72%. Altra ipotesi è la correlazione tra epatite acuta e paracetamolo. Il farmaco è innocuo se utilizzato in piccole dosi e lo dimostra il fatto che è largamente utilizzato tra i bambini e le donne in gravidanza. Solo un uso eccessivo e continuativo potrebbe causare danni al fegato oppure una particolare predisposizione che in 300 casi risulterebbe, forse, una coincidenza eccessiva.

Come riconoscere i sintomi dell’epatite

Indipendentemente dalla causa – tra l’altro ancora sconosciuta – occorre prestare particolare attenzione ai segnali che lasciano presagire un’epatite acuta. Individuarla in tempo può significare conseguenze meno gravi per i piccoli pazienti. Pelle itterica (di colore giallognolo), vomito, nausea, febbre alta e inappetenza sono i sintomi più comuni. Si associano poi feci pallide e urina scura e un senso generale di affaticamento.

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