Emilio Fede, quanto prende di pensione: “Alla fine del mese non ho niente”

In un intervento di qualche tempo fa a Radio 24, Emilio Fede ha lamentato l’insufficienza del suo assegno da 8 mila euro. Scatenando l’ira dei social.

 

Il tema delle pensioni resta sempre scottante. Specie nel momento in cui viene tirato in ballo da personaggi pubblici, che lamentano un assegno non congruo al lavoro svolto durante la loro carriera.

Emilio Fede pensione
Foto: Web

Di esempi ce ne sarebbero diversi. Nel 2015, ad esempio, fu Orietta Berti a dichiarare in un’intervista a Novella 2000 di percepire un assegno pari a 900 euro al mese. Cifra che, chiaramente, nemmeno i meno appassionati avrebbero mai immaginato. Curioso che in quel momento, parlando di sé stessa, la stessa Berti paragonò il suo assegno a quello percepito da Pippo Baudo. Ovviamente si tratta di dichiarazioni spot, senza cifre concrete e trasparenti a supporto. Fosse davvero così si tratterebbe certamente di assegni estremamente bassi, ai quali farebbe però da contraltare il patrimonio accumulato da personaggi così famosi e affermati nei loro rispettivi campi. Diverso il discorso nel momento in cui a essere indicato come insufficiente è un assegno di diverse migliaia di euro.

Nelle ultime settimane, sul tema pensione si è espresso anche l’ex direttore del Tg4, Emilio Fede, secondo il quale il suo assegno mensile da 8 mila euro non sarebbe sufficiente per sostenere le proprie spese. L’ultima volta il giornalista ne aveva parlato a La zanzara, su Radio 24. Dichiarazioni che hanno scatenato un’ondata di polemiche, soprattutto sui social, dove hanno trovato voce pensionati con assegni decisamente più bassi che, tuttavia, devono sostenere a loro volta delle spese anche piuttosto ingenti. Fede aveva parlato della “rata della macchina in leasing, l’autista, la badante e l’affitto di casa. E le bollette”. Ricordando peraltro che “una volta non pagava nulla”. Senza contare “la benzina, la cameriera ad ore, le bollette dei telefonini”. Il sunto del suo intervento è nell’ultima frase: “Alla fine del mese non mi avanza niente”.

Emilio Fede e la pensione: la questione patrimonio

Nel suo intervento a La zanzara, Emilio Fede è tornato anche sulle vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto, parlando di 400 mila euro spesi per “tre udienze in tribunale”. Il giornalista novantenne, è tornato libero nel dicembre 2021 dopo aver scontato ai domiciliari (per età avanzata) una condanna a 4 anni e 7 mesi ricevuta in via definitiva nel 2019 per il caso Ruby. Una anno prima era stato ricoverato a Napoli dopo la riscontrata positività al coronavirus. Tornando al tema pensione, al momento, secondo quanto dichiarato, l’ex direttore del Tg4 avrebbe in banca non più di 12 mila euro, mentre “il resto è sotto sequestro”. In sostanza, gli 8 mila euro percepiti, nonostante non siano di certo pochi, non sarebbero comunque sufficienti.

Inevitabile il dibattito. Alimentato soprattutto da chi percepisce cifre decisamente inferiori, a fronte di una carriera lavorativa vissuta magari lontana dalle luci dei riflettori ma comunque abbastanza lunga da esigere un assegno dignitoso. Del resto, se sull’argomento pensioni si cerca da anni di trovare la quadra senza raggiungere un sistema che realmente metta d’accordo tutti, la disparità fra gli assegni diventa il primo dei problemi. Al momento, il sistema pensionistico italiano si basa su una misura ponte come Quota 102 e alcune possibilità prorogate come Opzione Donna e Ape Sociale. Questo, naturalmente, per i contribuenti ordinari. Quelli che, per intenderci, fanno i conti con cifre difficilmente sopra i due zeri.

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