Come sta Emilio Fede? Il conduttore ricoverato all’ospedale di Napoli

L’ex direttore del Tg4 stava trascorrendo il suo periodo di isolamento in un hotel del lungomare di Napoli, che chiuderà a breve per le festività natalizie.

Emilio Fede

Trascorrerà il restante periodo di isolamento in ospedale Emilio Fede. L’ex direttore del Tg 4 è stato trasferito in mattinata presso il Covid-residence di Ponticelli, messo a disposizione dalla Asl 1 di Napoli, dopo la riscontrata positività al coronavirus. Il ricovero presso tale struttura, a ogni modo, costituisce un buon deterrente alla preoccupazione. La struttura è infatti destinati a pazienti asintomatici o, comunque, con sintomatologia lieve.

Lo stesso trasferimento non sarebbe avvenuto per complicazioni ma essenzialmente perché la struttura dove il giornalista (89 anni compiuti lo scorso 24 giugno) ha finora trascorso l’isolamento (un albergo situato a Napoli) è in procinto di chiudere per le venture festività. Tutto sotto controllo, quindi.

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Come sta Emilio Fede? Ricoverato per positività al Covid nel residence della Asl 1 di Napoli

Volto storico di Rete Quattro, sulla quale è stato per dieci anni direttore del Tg di rete, Fede risiede a Napoli assieme alla moglie, Diana De Feo. Dopo la condanna nel processo Ruby bis, Fede aveva inizialmente trascorso gli arresti domiciliari nella sua casa di Segrate. Successivamente, si era recato nel capoluogo campano senza autorizzazione del Tribunale. A settembre scorso, i domiciliari erano stati commutati in affidamento ai servizi sociali. Da quel momento, Fede aveva deciso di trasferirsi a Napoli definitivamente. Ora vige per lui un’autorizzazione agli spostamenti dalle 6 alle 22.

Per quanto riguarda il residence dove Fede è stato trasferito, è stata istituita utilizzando una ex struttura ricettiva. Non distante dall’Ospedale del Mare, nel quartiere Ponticelli. Qui vengono ospitate persone asintomatiche o paucisintomatiche (ossia con sintomatologia presente ma in forma lieve). Il conduttore (che annovera fra le altre la direzione del Tg1 fra il 1981 e il 1982 e di Studio Aperto a inizio anni Novanta) non presenterebbe sintomi e il suo quadro clinico risulterebbe buono.

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