Glifosato nella pasta, consumatori sono a rischio: che incubo!

Pasta con tracce di glifosato, ecco il risultato di un test condotto in Svizzera. Coinvolte anche note marche vendute in Italia, dobbiamo preoccuparci?

Il mensile svizzero K-Tipp Saldo ha rivelato i risultati di un test condotto su 18 marchi di pasta per ricercare pesticidi e micotossine. Sono state trovate tracce di glifosato.

pasta rischio
Pixabay

I consumatori sono ormai abituati loro malgrado ai richiami alimentari dovuti alla presenza di sostanze dannose per la salute dei cittadini. Dall’ossido di etilene alla salmonella, dai rischi biologici agli allergeni non segnalati, le notizie sui ritiri allertano le persone che vedono sempre più lotti sparire dagli scaffali dei supermercati. I controlli sugli alimenti sono volti al controllo del rispetto di limiti e regole previste a tutela del consumatore. Alcune sostanze nocive, ad esempio, sono ammesse se presenti in quantità modiche le cui soglie sono stabilite dal Ministero della Salute. E’ il caso del glifosato, il diserbante trovato in alcuni marchi di pasta?

Glifosato nella pasta, il test svizzero cosa ha rilevato

Il test condotto dal mensile svizzero ha riscontrato la presenza del glifosato in alcuni marchi di pasta ma in quantità ben al di sotto del limite consentito. La soglia prevista dalla Legge è necessaria dato che il diserbante è un “probabile cancerogeno” secondo la IARC con licenza d’uso in scadenza a dicembre 2022.

Tracce di glifosato sono state trovate nei marchi Divella, Lidl, Garofalo e Agnesi mentre sono risultati “puliti” gli spaghetti Barilla, gli spaghetti Lidl Combino Bio e le penne integrali Barilla. La ricerca è stata condotta principalmente concentrandosi su pesticidi e micotossina Denossivalenolo, chiamata vomitossina e pericolosa specialmente per i bambini più piccoli. I risultati, sebbene riportano la presenza del diserbante e delle micotossine, confermano la presenza di tracce molto al di sotto del limite consentito dalla Legge all’interno del grano. Alcune aziende – Lidl e Garofalo – hanno confermato l’utilizzo anche in Italia dello stesso grano usato per la pasta svizzera mentre Agnesi afferma che il grano usato per produrre la pasta in Italia è 100% italiano.

Glifosato, cosa afferma l’IARC

L’IARC ha segnalato il glifosato come diserbante potenzialmente cancerogeno. In laboratorio, infatti, il glifosato provoca danni genetici e stress ossidativo ma non è stata confermata la stessa risoluzione negli studi sugli essere umani. La IARC di Lione, dopo svariati esami, ha deciso di inserire il diserbante nel gruppo 2A come probabile cancerogeno. Il dibattito è ancora aperto e data la mancanza di certezze assolute si richiede la massima cautela nel suo utilizzo. Finché le tracce nella pasta sono molto al di sotto del limite consentivo, non dovrebbero essere problemi per i consumatori.

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