Portogallo, il paradiso dei pensionati italiani: ecco perché trasferirsi

Vivere in Portogallo conviene in quanto il costo della vita è assolutamente sostenibile: quali sono i documenti necessari e le informazioni da conoscere.

Chiedersi quanto costa vivere in Portogallo è domanda assolutamente legittima, e la risposta non può che essere molto positiva, giacché sia i lavoratori che i pensionati possono risparmiare non poco rispetto all’Italia.

vivere in portogallo

Località turistiche che non hanno niente da invidiare a quelle del resto d’Europa, clima gradevole tutto l’anno, costo della vita sostenibile. Si tratta soltanto di alcuni degli elementi che convincono sempre più italiani – di tutte le età – a trasferirsi definitivamente in terra iberica, per togliersi così diverse soddisfazioni che altrimenti non sarebbero ottenibili.

Pertanto diventa interessante porsi le seguenti domande: quanto costa vivere in Portogallo? Quanti soldi servono per vivere comodamente in questo paese? Qual è il posto più low cost in cui vivere da queste parti? Obiettivo dell’articolo è fare chiarezza su questi temi.

Ecco una guida pratica e rapida sul costo della vita in Portogallo per studenti, single, pensionati o famiglie. D’altronde, prima di partire, avere un quadro dettagliato delle spese da mettere in conto a seguito del trasferimento, è certamente opportuno. I dettagli.

Quanto costa vivere in Portogallo

Da rimarcare subito che il Portogallo ha con tutta probabilità uno dei costi della vita più bassi dell’Europa occidentale, in maniera non dissimile dal paese confinante, ossia la Spagna. In linea generale, è molto più economico rispetto ad altri paesi dell’Europa meridionale, come anche il nostro paese. Per non parlare poi del confronto con gli Stati del Nord Europa.

Non vi sono particolari dubbi: il costo della vita è inferiore nella generalità degli aspetti, dal mangiare fuori al pagamento delle bollette e anche i costi delle rate di affitto sono minori. Vero è tuttavia che il costo delle bollette dell’energia è lievitato negli ultimi mesi, e si tratta di un problema a cui le autorità portoghesi hanno reagito in modo autonomo.

In generale, possiamo affermare che il Nord del Paese è più economico del Sud, così come vivere in un piccolo centro permette di risparmiare di più rispetto ad una grande città come Lisbona o Porto.

Il clima, come accennato, aiuta a spendere meno: infatti, il sole tendenzialmente splende tutto l’anno e praticamente i riscaldamenti non esistono.

Certo influisce la zona in cui si andrà a vivere, ossia la località di residenza. Infatti avere un appartamento nella capitale, comporterà di dover pagare spese oggettivamente più alte rispetto a località della provincia. Vero è tuttavia che il costo della vita a Lisbona è enormemente più basso rispetto a quanto si paga ad esempio a Londra, una metropoli ben nota anche perché non alla portata di tutte le tasche.

Il Portogallo, una meta per giovani e meno giovani

Lo ribadiamo: oggi il Portogallo è certamente una delle mete in cui sempre più italiani scelgono di andare a vivere, sia per motivi di opportunità sia per scelta. Ciò che attira i nostri connazionali è – oltra al basso costo della vita – anche il regime fiscale assai favorevole con detassazione della pensione. Di ciò parleremo più avanti con maggior dettaglio.

Senza contare che le bellezze paesaggistiche ed artistiche non mancano, specialmente nelle città ricche di storia come Lisbona e Porto.

Vero è tuttavia che il costo della vita in Portogallo è salito negli ultimi anni, soprattutto nelle maggiori città, anche se rimane al di sotto di quello dell’Italia e sotto la media europea. All’incirca con mille euro al mese si può condurre una vita tranquilla, togliendosi qualche soddisfazione. Ma ovviamente non poco dipende dallo stile di vita che si conduce e dal posto in cui ci si trasferisce.

Molti giovani hanno deciso di emigrare in Portogallo in quanto in vari settori ci sono possibilità di impiego, indipendentemente e al di là della crisi economica che ha investito un po’ tutto il continente. Il turismo, per esempio, continua ad offrire una buona varietà di offerte di lavoro.

Gran parte del successo del trasferimento dipende però dalle capacità del singolo. In particolare, più si è specializzati, qualificati e preparati, più semplice è trovare un lavoro ben pagato. Pensiamo ad es. ad un valido cuoco formato in Italia: egli avrà possibilità più che buone di trovare un impiego stabile in qualche ristorante della capitale o di una località costiera.

Sistema sanitario, sicurezza, lingua

Al di là delle agevolazioni fiscali e del costo della vita inferiore rispetto all’Italia, in Portogallo vi sono altri elementi che giocano a favore del trasferimento e che portano a voler una risposta alla domanda: quanto costa la vita da quelle parti?

Pensiamo ad esempio al fattore sicurezza. Il Portogallo è considerato come una delle zone più sicure del pianeta con scarsa criminalità e ridottissime allerte internazionali. Sul piano sanitario, invece, abbiamo un sistema pubblico peculiare: chi si avvale di una prestazione medica deve pagarla e, di seguito, chiedere alla cassa sanitaria il rimborso che è restituito in rapporto al reddito.

E non possiamo dimenticare che lingua parlata non è così diversa dall’italiano, perciò anche in tema di corsi di lingua, non sarà di certo necessario spendere una fortuna per acquisire una buona padronanza del portoghese.

Quanto costa vivere in Portogallo? I dati Numbeo

Se ci chiediamo a quanto ammontano – all’incirca – le spese in Portogallo, la risposta può essere trovata su Numbeo, il più grande database al mondo sul costo della vita. Questo sito web fornisce un vastissimo numero di informazioni su città e nazioni, date direttamente dagli utenti.

Si tratta di dati aggiornati e tutto sommato piuttosto precisi, riguardo alle condizioni di vita nelle varie parti del mondo. Rilevano variabili quali il costo della vita, gli indicatori del mercato immobiliare, la situazione sanitaria, il traffico, il tasso di criminalità, il livello d’inquinamento e tanto altro.

Per esempio, all’interno di questa banca dati è indicato il salario medio mensile (al netto delle imposte): non supera i mille euro. A prima vista, non è di certo una cifra consistente, anche confrontata a quanto si guadagna mediamente da noi, ma si tratta pur sempre di un compenso proporzionato al costo della vita da quelle parti.

Vediamo allora di tracciare un quadro delle varie spese per coloro che scelgono di vivere in Portogallo, alla luce dei dati aggiornati Numbeo. Ovviamente si tratta di stime in riferimento a valori che possono cambiare velocemente, ma esse comunque aiutano a farsi un’idea abbastanza chiara di quanto costa vivere in Portogallo nel 2022.

Ristorante

  • Pasto in un ristorante economico: circa 8.00 €, con forbice 6.00-12.50 euro;
  • Pasto per 2 persone in un ristorante di medio livello: 32.00 € circa, forbice 25.00-55.00;
  • McMeal al McDonalds: 6.50 € circa, forbice 6.00-7.00 euro;
  • Birra: (0.5 bottiglia da mezzo litro): 2.00 € circa, forbice 1.00-3.00 euro;
  • Cappuccino: circa 1.37 euro, forbice 0.65-2.98;
  • Coca Cola: circa 1.30 euro, forbice 1.00-2.00 euro;
  • Acqua minerale (bottiglia 0.33 litri): 0.95 euro, forbice 0.75-1.50 euro.

Supermercato

  • Latte (1 litro): 0,63 € (forbice 0,48-0,86 euro);
  • Pagnotta di pane fresco (500g): 1,05 euro (0,60-1,90 euro);
  • Riso (bianco), (1kg): 0,92 € (0,67-1,30 euro);
  • Uova (normali) (12): 1,72 euro (1,00-2,48 euro);
  • Formaggio Locale (1kg): 6,82 € (4,00-15,00 euro);
  • Filetti di pollo (1kg): 4,96 € (2,70-7,00 euro);
  • Mele (1kg): 1,56 € (0,80-2,00 euro);
  • Banana (1kg) 1,08 € (0,90-2,00 euro);
  • Arance (1kg): 1,22 € (0,75-2,00 euro);
  • Pomodori (1kg): 1,49 € (0,80-2,00 euro);
  • Patate (1kg): 0,93 € (0,45-1,65 euro);
  • Cipolle (1kg): 1,05 € (0,65-1,70 euro);
  • Lattughe (1 cespo): 0,95 € (0,50-1,50 euro);
  • Acqua (bottiglia da 1,5 litri): 0,51 € (0,20-1,00 euro);
  • Bottiglia di vino (fascia media): 4,00 € (2,20-7,00 euro);
  • Birra nazionale (bottiglia da 0,5 litri): 1,05 € (0,61-1,60 euro);
  • Birra d’importazione (bottiglia da 0,33 litri): 1,79 € (0,90-3,00 euro);
  • Sigarette confezione da 20 (Marlboro): 5.00 € (4.90-6.00 euro).

Trasporti

  • Biglietto di sola andata (trasporto locale): 1,60 € (forbice 1,20-2,25 euro);
  • Abbonamento mensile: 40.00 € (30.00-40.00 euro);
  • Partenza taxi (tariffa normale): 3.25 € (3.00-4.00 euro);
  • Taxi 1km (tariffa normale): 0,70 € (0,47-1,00 euro);
  • Benzina (1 litro): 2,03 € (2,00-2,03 euro).

Acquisto appartamento e costo servizi

  • Prezzo al metro quadro per acquisto appartamento in centro città: circa 3.100 € (forbice 1.500,00-5.500,00 euro);
  • Prezzo al metro quadro per acquisto appartamento fuori centro: 2.000 € (1.200,00-3.500,00 euro);
  • Servizi base mensili (elettricità, riscaldamento, raffreddamento, acqua, rifiuti) per un appartamento di 85m2: circa 100 euro (68,00-170,00 euro);
  • 1 minuto di tariffa prepagata mobile locale (senza sconti o piani): 0,15 € (0,05-0,25 euro);
  • Internet (60 Mbps o più, dati illimitati, cavo/ADSL): circa 30-35 euro (27,00-50,00 euro).

Gli affitti in Portogallo: prezzi assai variabili in rapporto alla zona

I dati Numbeo ci tornano utili altresì ad inquadrare, all’incirca, quelli che sono i prezzi degli affitti, ossia un’altra voce di spesa che interesserà molte persone indecise sull’eventuale trasferimento in terra iberica.

Ebbene i numeri per un affitto mensile sono i seguenti:

  • Appartamento (1 camera da letto) in centro città: circa 680 € (forbice 500,00-1.000,00 euro);
  • Appartamento (1 camera) fuori centro: circa 550 euro (400,00-800,00 euro);
  • Appartamento (3 camere da letto) in centro città 1.259,74 € (800,00-2.000,00 euro);
  • Appartamento (3 camere) fuori centro: circa 900 euro (650,00-1.400,00 euro).

Ovviamente quelli appena esposti sono dati indicativi e che non possono dettagliare tutta la varietà di soluzioni in campo immobiliare. Vero è che c’è chi continua a scegliere di trovare casa in affitto o in vendita nelle zone più turistiche del Portogallo, come Lisbona, Cascais o la bellissima regione Algarve, vero e proprio all’occhiello del turismo locale. Ovviamente molto dipende dalle proprie specifiche disponibilità economiche, oltre che dall’interesse verso questa o quella località iberica.

Il punto di fondo è che le località di spicco in Portogallo, essendo da un lato decisamente attraenti dal punto di vista ambientale e climatico, dall’altro sono piuttosto onerose. Infatti, è chiaro che non tutti possono pagare agevolmente un affitto che spesso oltrepassa gli 800-1000 euro al mese.

Ovviamente, il paese presenta anche delle alternative più economiche sul piano del costo degli affitti, ma non per questo meno interessanti. Vi sono infatti località della provincia locale, in cui è possibile vivere in un contesto tradizionale, mai affollato, ben servito e ad un costo di affitto pari a 400 euro circa.

Per completezza, e sempre alla luce di tutte le rilevazioni citate, ricordiamo altresì che al momento i costi totali mensili, stimati per una famiglia di quattro persone, sono pari a circa 1.800,00 € senza affitto.

Mentre i costi totali mensili stimati per una sola persona sono corrispondenti a circa 500-600 euro senza affitto. Senza dubbio se ci si chiede quanto costa vivere in Portogallo e se conviene, la risposta è che le cifre non sono di certo enormi e che è possibile vivere in modo assolutamente dignitoso.

Questione bollette: la risposta portoghese ai rincari

Da notare che, sul fronte bollette, la situazione in Portogallo è piuttosto singolare. Infatti, il Governo del paese ha bloccato ogni incremento dei prezzi dell’elettricità per i consumatori domestici sul mercato regolato per quest’anno, in cui il prezzo dell’energia elettrica per i clienti è calato del 3,4% nel mese di gennaio, rispetto alle bollette dell’ultimo trimestre 2021.

Al contrario, non poche imprese del mercato libero hanno aggiornato al rialzo le loro tariffe e non sono previste altre misure di aiuto per le famiglie che aderiscono a dette offerte. Comunque, fino al 2025 i consumatori portoghesi sono liberi di tornare al mercato regolato.

Lo stipendio di chi lavora in Portogallo

Come più volte sottolineato nel corso di questo articolo, il costo della vita in Portogallo non è alto, ma è vero che anche gli stipendi sono non sono elevati. Se ci si chiede qual è un buon stipendio in Portogallo, la risposta che diamo è che nel 2021 il salario minimo nazionale in Portogallo è salito a 775,80 € al mese al lordo delle imposte, sulla base di 12 pagamenti.

Mentre il reddito medio netto disponibile per famiglia in Portogallo è pari a circa 18mila euro l’anno. Si tratta di dati Expatica, ossia un noto portale di notizie e informazioni online, che serve specificamente agli espatriati.

Non deve stupire dunque che molte persone in terra iberica vivano con poco più di 700 euro al mese, mentre una coppia che incassa più di 2mila euro al mese di reddito, può avere uno stile di vita più che buono.

Pensionati: i vantaggi di trasferirsi in Portogallo

Come spesso ricordato da giornali e tg, negli ultimi anni si è registrato un consistente incremento del numero dei pensionati italiani trasferitisi in Portogallo. Il perché è facile spiegarlo: detti soggetti possono beneficiare della detassazione della pensione, se sussistono alcune condizioni, ma non solo. Possono altresì godere di un’assistenza sanitaria a costo zero, in strutture dallo standard qualitativo adeguato a quello degli altri Stati UE.

Di fatto, il governo portoghese applica un regime fiscale vantaggioso per i pensionati italiani, che si sono già trasferiti o che si trasferiranno nel Paese. Per essi, come accennato, è prevista la detassazione degli assegni pensionistici. In sostanza, sulla pensione lorda che è accreditata dall’Inps, il carico fiscale è quasi azzerato.

Tuttavia vero è che una recente modifica alla nota legge per residenti non abituali in Portogallo ha condotto la tassazione applicata alle pensioni estere dallo 0% al 10%, per un tempo massimo pari a 10 anni.

Rimarchiamo che la detassazione decennale può essere conseguita a patto che il pensionato prenda la residenza di non abituale nel Paese, trascorrendovi almeno 183 giorni all’anno, anche non continuativi. In buona sostanza egli deve firmare un contratto di affitto e registrarlo a proprio nome. Altresì deve presentare qualche fattura di beni acquistati, che indichi il codice fiscale.

Conviene sempre vivere da pensionati in terra iberica?

La sopra citata modifica alla legge portoghese ha convinto molti pensionati italiani a decidere di trasferirsi in pensione all’estero altrove, ad esempio in altri Paesi come l’Albania, che prevede un regime fiscale agevolato per i pensionati. Vi è ancora tassazione zero e per sempre da quelle parti, ma anche Cipro prevede una favorevole tassazione del 5% senza limiti di tempo (pensioni di tipo privato).

In ogni caso, per i pensionati italiani conviene tuttora trasferirsi in Portogallo. Pensiamo infatti all’introduzione di una serie di detrazioni fiscali applicate ai nuovi pensionati, che si trasferiscono in Portogallo come residenti non abituali. Dette detrazioni fiscali ottenibili con dichiarazione dei redditi annuale conducono ad una tassazione netta molto più bassa del 10%. La tassazione in oggetto è da considerarsi infatti aliquota lorda. Ecco dunque altri vantaggi fiscali derivanti dal trasferimento in Portogallo.

Attenzione però a distinguere tra situazioni diverse: infatti, il regime fiscale sopra descritto è frutto delle novità introdotte dal parlamento portoghese (aliquota fiscale del 10% d’imposta sulle pensioni dei residenti stranieri non abituali), ma non vale ad esempio per coloro che, all’epoca del varo delle nuove norme (febbraio 2020) erano già iscritti come residenti non abituali.

Burocrazia e documenti per andare a vivere in Portogallo

In conclusione di questo articolo, in cui abbiamo esposto quali sono i costi da mettere in gioco, per colui che intende trasferirsi in terra iberica, è opportuno chiarire in sintesi alcuni aspetti burocratici. Essi debbono essere ben evidenziati a chi intende di fatto prendere l’aereo per vivere stabilmente in Portogallo.

Ebbene, non possiamo non ricordare che, sul piano della burocrazia e dei documenti, il Portogallo è uno dei paesi UE. Dunque il cittadino italiano che vuole andare a lavorare là deve avere con sé un valido documento di riconoscimento, mentre per il lavoro non è imposto un vero e proprio visto.

I nostri connazionali sono liberi di trasferirsi e cercare lavoro in questo paese, ma devono conseguire una serie di documenti se il soggiorno oltrepassa i tre mesi. In buona sostanza, chi intende lavorare in Portogallo, e perciò vivere stabilmente da queste parti, dovrà osservare la trafila burocratica del paese. La vediamo in sintesi.

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Segnalazione residenza al Servicio de estrangerios e fronteiras (Sef)

Si tratta di uno step da svolgere dopo i primi tre mesi di permanenza nel paese. Per la registrazione al Sef non va mostrato alcun documento ad hoc, essendo in possesso della cittadinanza europea, ma basta soltanto specificare la propria presenza in terra iberica.

Richiesta NIF

E’ il codice fiscale portoghese per stranieri, che l’interessato potrà conseguire in ogni ufficio della finanza portoghese, portando con sé passaporto o carta d’identità. All’inizio il NIF è provvisorio, ma a seguito della residenza, diverrà definitivo con il nuovo indirizzo in terra portoghese. Il NIF è obbligatorio per tante situazioni: per lavorare, avere un reddito, sottoscrivere un contratto di locazione, per pagare le tasse e i contributi.

Richiesta del documento di residenza

La domanda va fatta presso il Comune nel quale è situata la nuova abitazione. Per ottenerlo, l’interessato deve però essere a conoscenza del fatto che saranno obbligatori alcuni documenti: il citato NIF (provvisorio); la carta d’identità o passaporto; un contratto d’affitto registrato; documenti comprovanti la capacità di mantenersi in Portogallo e/o l’iscrizione al IEFP, vale a dire il servizio pubblico di impiego nazionale; un’utenza a nome del richiedente.

Domanda di iscrizione all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero)

Per completare l’iscrizione all’Aire, l’interessato deve aver con sé la carta di identità, redigere un modulo ad hoc con i propri dati all’ufficio del Consolato italiano e mostrare la prova della nuova residenza.

Ricordiamo infine che, oltre a sapere quanto costa vivere in Portogallo e qual è la burocrazia da rispettare, l’italiano che intende andare a vivere o lavorare in terra iberica, deve altresì ricordare di aprire quanto prima un c/c portoghese. Sarà perciò opportuno considerare le offerte di più istituti di credito, allo scopo di individuare quella più adatta alle proprie esigenze.

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