Addio alle accise, parte il taglio sul carburante: i nuovi prezzi

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento che taglia i costi del carburante. Pronto anche un piano di sostegno sui costi delle utenze.

 

Via libera con giorno di ritardo sulla tabella di marcia. Il decreto “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” finisce in Gazzetta Ufficiale, con tutto il suo stock di provvedimenti anti-crisi.

Carburante taglio accise
Foto © AdobeStock

E sì, di questi fa parte anche il famigerato taglio dell’accisa sul costo del carburante. Ossia, una decurtazione dell’importo di 25 centesimi, più Iva al 22%. Come da decreto, lo sconto sarà applicato a partire dalla pubblicazione in Gazzetta, quindi da oggi stesso. Una decurtazione che, sommando il tutto, arriverà a un totale di 30,5 centesimi (per il Gpl le accise scendono di 8,5 centesimi). Con la somma dell’Iva, il consumo complessivo si attesterà a 10,37 centesimi. Una riduzione dalla durata complessiva di 30 giorni, anche se fino al 31 dicembre del 2022, le aliquote dei tributi in questione potranno essere rideterminate senza un nuovo decreto legge. Basterà un semplice provvedimento ministeriale.

Una misura attesa, visto che il rincaro sul costo del carburante stava provando gli italiani da diverse settimane. Il picco di una fase di aumenti sublimata dall’inflazione galoppante, che aveva finito per coinvolgere anche la categoria degli autotrasportatori. Con effetti sulla tenuta emotiva dei consumatori. Inizialmente, era stata prevista una penuria degli approvvigionamenti all’interno dei supermercati, proprio in virtù delle barricate alzate dalla categoria degli autotrasportatori, che avrebbe potuto limitare la celerità nel rifornimento di alcuni prodotti. Tanto, a ogni modo, era bastato per scatenare la psicosi della clientela, rafforzata dall’aggravarsi della crisi in Ucraina.

Carburante, taglio delle accise: le altre misure energetiche

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, non aveva nascosto la possibilità che l’escalation bellica in Ucraina potesse, in qualche modo, influire sulle scorte alimentari ed energetiche del nostro Paese. Se non altro per la difficoltà di imbastire un piano alternativo all’approvvigionamento di gas ed energia elettrica dopo le sanzioni imposte alla Russia. Inoltre, lo stop dei porti ucraini sul Mar Nero ha reso possibile il ritardo o la frenata delle importazioni di derrate alimentari basilari, come grano e cereali. Un rischio non immediato né scontato. Ma comunque possibile a fronte di una situazione tanto instabile da rendere incerti a lungo termine anche i mercati internazionali. Il Governo ha tentato di correre ai ripari, rassicurando la popolazione sulla disponibilità delle scorte per i prossimi mesi, sia impostando un piano di sostegno sul piano delle spese.

In ballo anche alcune misure per rafforzare il processo di transizione ecologica, allungando i tempi per il passaggio definitivo all’automotive elettrico e disponendo uno stock di incentivi per chi, anche in tempo di crisi, sarà disponibile a effettuare il passaggio almeno sull’ibrido. Nel frattempo, il Governo rafforza il sostegno anche sulle bollette di gas e luce, cercando di limitare l’impatto dei rincari sulle fatture mensili. La combinazione degli elementi sosterrà la cittadinanza sul piano delle spese, innanzitutto attraverso la rateizzazione fino a 24 rate delle bollette. Inoltre, sarà rafforzato il bonus sociale per oltre 5 milioni di famiglie (un milione in più rispetto alla precedente versione), con un’estensione che interesserà un più nutrito gruppo di nuclei familiari. Dagli Isee fino a 8 mila, si arriverà ora fino ai 12 mila. Anche in questo caso, le misure saranno valide fino al 31 dicembre.

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