Bonus per chi accoglie i rifugiati ucraini: quanto spetta alle famiglie

Vediamo dove è stato istituito il bonus accoglienza rifugiati ucraini. Si tratta di un sussidio utile a far fronte alla crisi umanitaria generata dalla guerra

L’incentivo economico sarà dispensato alle famiglie disponibili ad accogliere cittadini provenienti dall’Ucraina in questa fase caratterizzata dal conflitto.

Bonus accoglienza rifugiati ucraini
Fonte Adobe Stock

Il continuo degenerare della guerra in Ucraina sta portando sempre più paesi a varare delle azioni di solidarietà nei confronti di coloro che stanno scappando dal loro paese per mettersi al riparo.

Dall’Italia sono state inviati alimenti e accessori utili per chi purtroppo è ancora lì e deve sopperire oltre che ai bombardamenti, anche alla fame e al freddo. Un’altra bella iniziativa è stata presa da un’altra nazione che ha deciso di istituire un bonus per coloro che si faranno carico dei cittadini ucraini.

Bonus accoglienza rifugiati ucraini: il programma completo

Si tratta del Regno Unito, che ha stanziato delle somme di denaro per i nuclei familiari disposti ad accogliere i rifugiati. Un modo concreto per combattere una crisi umanitaria senza precedenti negli ultimi anni in Europa. 

Ad ogni famiglia che deciderà di intraprendere questo percorso saranno erogate 350 sterline corrispondenti a circa 418 euro mensili. Il programma prende il nome di “Case per l’Ucraina” ed è una delle tante risposte dell’Occidente alla notizia che la Polonia è arrivata al limite dell’accoglienza dopo circa 20 giorni di fuga oltre il confine da parte degli ucraini.

L’obiettivo è quello di consentire l’accoglienza di intere famiglie e di reinserire i bambini nei percorsi scolastici. Il sussidio è la relativa ospitalità devono avere una durata minima di 6 mesi. Per tutte le informazioni del caso dal 14 marzo 2022 sono disponibili sul sito ufficiale del Governo britannico la procedura per aderire alla misura.

Al contempo oltre all’accoglienza sarebbe opportuno fornire a queste persone la possibilità di superare il trauma della guerra e ripartire dopo l’incubo vissuto in patria. Alcune aziende invece hanno aperto a possibili assunzioni per cercare di dare una fonte di guadagno a queste persone che da un giorno all’altro hanno perso tutto.

Dal canto suo l’Italia attraverso la dichiarazione dello Stato di emergenza fino al 31 dicembre, vuole assicurare alla Protezione Civile ampio margine di manovra per assistenza e soccorso alla popolazione ucraina. Al momento nel Bel Paese sono arrivati circa 35mila persone. Nelle prossime settimane continueranno ad arrivare rifugiati ad una media dii circa 4500 unità giornaliere. 

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