Italia, proclamato un nuovo stato di emergenza: cosa sta succedendo

Il governo italiano ha proclamato un nuovo stato di emergenza. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

Il Consiglio dei ministri ha di recente deliberato tre mesi di stato di emergenza per quanto concerne l’intervento in Ucraina.

stato di emergenza Italia
Foto © AdobeStock

Il Covid ha purtroppo segnato gli ultimi due anni, portando con sé delle ripercussioni negative sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. Molte famiglie si ritrovano a dover fare i conti con delle minori entrate per via delle varie restrizioni. Proprio in tale ambito, pertanto, non poteva che essere accolta positivamente la notizia della possibile fine dello stato di emergenza per il prossimo 31 marzo.

Quanto sta accadendo, purtroppo, in questi giorni tra Ucraina e Russia, però, non può passare di certo inosservato. La guerra continua e si temono le ripercussioni che questa drammatica situazione può portare con sé. Proprio in tale contesto il governo ha deciso di proclamare un nuovo stato di emergenza. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

Italia, proclamato un nuovo stato di emergenza: tutto quello che c’è da sapere

Mentre l’Europa, con l’Italia in particolare, teme il possibile effetto boomerang di eventuali sanzioni alla Russia, il governo nostrano ha preso una decisione che non può passare di certo inosservata. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha deliberato tre mesi di stato di emergenza per intervento all’estero, in modo da poter intervenire con iniziative di protezione civile in Ucraina.

Attraverso un apposito comunicato stampa, infatti, è stato reso noto che “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina“.

Italia, deliberati 3 mesi di stato di emergenza per interventi di Protezione civile all’estero

Una decisione, quest’ultima, presa al fine di “assicurare il concorso dello Stato italiano nell’adozione di tutte le iniziative di protezione civile anche attraverso la realizzazione di interventi straordinari ed urgenti a supporto delle operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, interventi da svolgersi durante lo stato di emergenza“.

A tal fine hanno deciso di stanziare “tre milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali, che comprendono, al netto di quanto sarà rimborsato dall’Unione europea, gli oneri che verranno sostenuti per il trasporto, il dispiegamento e il reintegro dei materiali“.

L’esecutivo ha quindi preso tale decisione al fine di garantire una immediata risposta alle necessità legate allo scoppio della guerra. Una decisione che non passa di certo inosservata. Questo soprattutto considerando che non abbiamo ancora detto addio allo stato di emergenza per il Covid, che già ci ritroviamo, purtroppo, a dover fare i conti con un altro.

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