Green Pass “rimodulato”: il possibile scenario dopo il 31 marzo

Il Ministero della Salute sta pensando ad un Green Pass rimodulato. Scopriamo di cosa si tratta e cosa dobbiamo aspettarci col termine dello stato di emergenza

La risalita dei contagi da Covid-19 sta portando a delle valutazioni da parte degli organi governativi su come agire nei prossimi mesi

Green Pass rimodulato
Fonte Adobe Stock

Nelle ultime settimane l’attenzione sulla situazione inerente il Covid-19 è andata scemando a causa del conflitto in atto tra Russia e Ucraina, ma si attendono importanti novità in merito.

Il 31 marzo finirà lo stato d’emergenza e potrebbero decadere diverse restrizioni previste per limitare i contagi. Con tutta probabilità verranno sciolti il Comitato tecnico scientifico (Cts) e struttura commissariale (che si è occupata della campagna vaccinale).

Green Pass “rimodulato”: cos’è e come funziona

L’attenzione però è tutta riposta sul Green Pass. Sono in corso i dibattiti per comprendere come agire in tal senso. Il Ministro della salute Roberto Speranza predica prudenza. Si vuole scongiurare una nuova ondata anche perché i dati sono in lieve risalita.

L’Rt è arrivato a 1,3 e la percentuale di contagi negli ultimi sette giorni si attesta intorno al +13%. Quattro le regioni dove i dati stanno subendo un’impennata, ovvero Umbria, Calabria, Molise e Valle d’Aosta.

Per effetto di ciò appare difficile ipotizzare che dal 1 aprile possa sparire definitivamente il Green Pass, almeno sui posti di lavoro. Il timore è che con il graduale abbandono dello smart working previsto da varie aziende, possano aumentare i pericoli.

Quindi, il piano è quello di procedere per gradi e di allentare i provvedimenti restrittivi in base all’andamento del virus. Su questa scia l’obbligo di presentare la certificazione verde al lavoro potrebbe durare fino al 15 giugno, giorno nel quale terminerà l’obbligo vaccinale per i soggetti over 50. 

Dunque, si può parlare di Green Pass rimodulato, che quindi verrà modificato in base ai dati epidemiologici. Quindi al contrario di quanto in molti hanno erroneamente pensato, il pass vaccinale non andrà riposto in soffitta, almeno per il momento.

In attesa di capire quali saranno le decisioni ufficiali, non mancano le reazioni dal mondo della politica, su tutte quella di Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia si è detta contraria a proseguire con l’applicazione del Green Pass dopo il termine dello stato di emergenza. 

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