Multa salatissima per chi commette questa (comune) infrazione alla guida

È prevista una multa piuttosto significativa per gli autisti che infrangono un’importante norma del Codice della Strada. Ecco di cosa si tratta

Oltre alla contravvenzione, per i trasgressori è prevista anche la sospensione della patente di guida fino ad un massimo di tre mesi.

Codice della strada
Fonte Adobe Stock

Commettere un infrazione alla guida non è un evento così raro, ragion per cui bisogna essere consapevoli delle sanzioni a cui si va in contro. Una piuttosto banale in cui però molti automobilisti ancora incappano, è la violazione al semaforo.

Può sembrare grottesco, eppure c’è chi ancora passa quando il dispositivo è rosso. Un’azione sconsiderata, che può creare enormi pericoli per gli utenti della strada, sia per i colpevoli sia per coloro che si ritrovano coinvolti loro malgrado.

Codice della strada: qual è l’infrazione che può costare carissimo

In virtù di queste motivazioni, il Codice della Strada punisce severamente chi commette questa violazione. L’articolo 142 prevede in questi casi ben 665 euro di multa a cui va aggiunta la sospensione della patente fino a 3 mesi quando il conducente commette questa scorrettezza per due volte nell’arco di due anni.

Ad appurare il comportamento scorretto è il sistema automatico del T-red. Si tratta di un dispositivo che ha un meccanismo particolare. Infatti quando il semaforo diventa rosso si accendono due fotocellule collocate prima e dopo la linea di arresto dei veicoli.

Registrano il passaggio delle auto scattando due diverse istantanee. La prima quando il veicolo passa la linea di arresto, la seconda quando impegna l’incrocio. Ed è proprio quest’ultima ad essere decisiva ai fini della comminazione della multa. 

Infatti l’infrazione avviene nel momento in cui si oltrepassa l’incrocio così come ribadito anche dalla Corte di Cassazione con la sentenza 6988 del 2022. Quindi nel caso di sanzione non può bastare solo la prima immagine.

Qualora ci fosse solo questa prova, il provvedimento inflitto dalla Pubblica Amministrazione può essere contestato (al prefetto oppure al giudice competente) e sono alte le probabilità di revoca. Potrebbe infatti essere un caso di fermata in ritardo che non comporta effettivamente una trasgressione. Ad ogni modo è sempre bene prestare massima attenzione, soprattutto per motivi di sicurezza.

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