BTP al 5%, chi sono i fortunati investitori che potrebbero diventare ricchi

I possessori di BTP al 5% hanno raddoppiato i guadagni e la loro fortuna non finirà qui. Previsioni d’oro per questi fortunati investitori.

Ottime notizie per i titolari di Buoni del Tesoro Poliennali al 5% del 2009. Il capitale iniziale potrebbe raddoppiare e il bilancio positivo continuare a crescere.

BTP al 5%
Adobe Stock

Investire i propri risparmi non è una scelta semplice. Esistono diversi modi per speculare e alcuni sono decisamente rischiosi. Prima di qualsiasi decisione, infatti, occorre valutare attentamente la possibilità di perdere il capitale iniziale soprattutto con investimenti ad alto rischio. I piccoli risparmiatori, infatti, preferiscono limitare la possibilità di “danni collaterali” scegliendo investimenti sicuri come i Buoni Fruttiferi Postali accettando il compromesso dei rendimenti più bassi. Altri strumenti di investimento sono, poi, i Buoni del Tesoro Poliennali, titoli di debito a medio-lungo termine emessi dal Dipartimento del Tesoro.

Conosciamo meglio i Buoni del Tesoro Poliennali

I BTP sono titoli di debito o obbligazioni che prevedono il pagamento di una cedola fissa posticipata corrisposta semestralmente. I Buoni possono essere emessi con scadenze differenti da tre a 50 anni attraverso le aste marginali che si svolgono solitamente un paio di volte al mese. L’investitore può scegliere se acquistare il BTP durante l’asta oppure successivamente accedendo al mercato secondario.

Nel 2009 è stato emesso un Buono con cedola al 5% che si sta rivelando, oggi, un vero affare. Il codice di riferimento è ISIN IT0004532559 e, più precisamente, è stato emesso il 1° settembre del 2009. Avendo durata residua di 8,5 anni la scadenza è prevista per il 1° settembre 2040. Il rendimento pagato ogni anno con due cedole semestrali – il 1° marzo e il 1° settembre – è del 2,1875%. Gli investitori hanno, dunque, visto da poco l’ultimo incasso. Un esempio chiarificatore ipotizza un investimento di 10 mila euro che comporta il pagamento di due cedole nette all’anno pari a 216,95 e 220,55 euro. Quali sono le deduzioni che si possono trarre oggi con riferimento al BTP al 5%?

BTP al 5%, raddoppio del capitale: una sorpresa in anticipo per gli investitori

Ad oggi, il bilancio per gli investitori nei BTP al 5% è positivo. Solitamente, considerando tale percentuale è possibile ipotizzare un raddoppio del capitale nei 20 anni successivi all’emissione o 22 anni e 9 mesi considerando il valore netto. La tempistica è stata notevolmente diminuita per i Buoni emessi nel 2009 che in soli 11 anni hanno creato un guadagno netto pari alla metà dell’importo investito. Siamo a metà del flusso cedolare e, non considerando l’inflazione, gli investitori stanno già assistendo ad un bilancio più che positivo. In più, il prezzo sul mercato si attesta a 146,50 euro, cifra che con una vendita odierna garantisce il raddoppio del capitale iniziale. Occorre tenere conto, però, che vendere oggi significa approfittare di un rendimento decennale dell’1,60% rinunciando, così, al 5% per i prossimi 18,5 anni. Di conseguenza, è ipotesi plausibile che la maggior parte degli investitori non venderà e aspetterà la fine naturale del proprio investimento.

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