Uno studio mette in guardia chi beve tanti caffè: cosa succede se…

Secondo un lavoro di ricerca svolto dalla McMaster University in Canada il consumo di caffè ha un’incidenza importante per quanto concerne il Colesterolo

La caffeina spesso e volentieri viene demonizzata. A quanto pare non è poi così deleteria come si suol credere, almeno per quanto concerne alcun aspetti.

Caffè
Fonte Adobe Stock

Quante volte ci siamo sentiti dire di non esagerare con il caffè? Forse troppe, ma in alcuni casi senza cognizione di causa. Infatti se da un lato il consumo eccessivo è associato ad un aumento del rischio per la nostra salute, dall’altro in pochi conoscono i benefici che è in grado di apportare. 

A tal proposito può risultare molto importante la ricerca condotta dalla McMaster University in Canada, che ha portato alla luce dei risultati davvero importanti. Una prospettiva che ribalta quanto spesso si crede erroneamente.

Colesterolo: l’incidenza del consumo reiterato di caffè secondo la ricerca della McMaster University

In pratica, i risultati di questo lavoro hanno portato alla luce che il caffè può essere molto utile per rimuovere il colesterolo dal flusso sanguigno. Dunque può essere una sorta di elisir della longevità.

Secondo quanto emerso dall’analisi effettuata dai ricercatori canadesi, bere 3-4 tazzine di caffè al giorno corrispondenti a circa 600-800 mg di caffeina al dì, riduce il rischio di morte per malattie cardiovascolari. 

Stando sempre al parere degli esperti nordamericani, la caffeina riduce i livelli di lipoproteina a bassa densità, conosciuta comunemente come colesterolo cattivo. Hanno riferito inoltre che la sostanza contenuta all’interno del caffè, consente di bloccare l’attivazione della proteina chiamata SREBP2. Trattasi di una delle cause dell’aumento del colesterolo nel nostro corpo.

Ciò non significa che bisogna fare incetta di caffeina. Gli eccessi e le miscele infatti non fanno bene all’organismo, men che meno al colesterolo. Da qui nasce la raccomandazione a non consumare eccessivamente la caffeina nelle bevande energetiche con zucchero e additivi. 

Un altro interessante studio svolto dal National Institute of Health negli Stati Uniti, pubblicato lo scorso maggio sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che coloro che consumano caffè ogni giorno riducono il rischio di morte per malattie cardiovascolari, respiratorie, diabete, ictus e infezioni. 

La ricerca ha analizzato un campione di oltre 400.000 persone di età compresa tra 50 e 71 anni in un lasso di tempo di 14 anni. Ha appurato che chi beve 4-5 tazzine di caffè ogni giorno riduce la possibilità di decesso per le patologie sopracitate di circa il 14%.

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