Allarme al Carrefour, via il pollo dagli scaffali: cosa è successo

Un lotto di alette di pollo è stato richiamato a scopo precauzionale dal Ministero della Salute: individuate tracce di salmonella.

 

“Rischio microbiologico”. Il Ministero della Salute torna a elencare i prodotti potenzialmente dannosi per i consumatori, concentrandosi su quelli di più largo utilizzo. Stavolta, nel mirino finisce nientemeno che il pollo.

Alette pollo Carrefour
Foto da Pixabay

Probabilmente la carne più consumata, oggetto di un richiamo alimentare specifico dei supermercati Carrefour, dove il lotto in questione viene venduto. Si tratta di confezioni di Alette di pollo fresche a marchio Carrefour, prodotte però dall’azienda C.A.F.A.R, nello stabilimento di Gatteo, in provincia di Forlì-Cesena. Le confezioni in questione hanno peso variabile fra 400 e 500 grammi e, nell’etichetta, è indicata la dicitura “pollo allevato a terra alette di pollo fgc”. In quanto alle regole, valgono le medesime di ogni richiamo a scopo precauzionale. Chiunque abbia acquistato il prodotto è invitato a non consumarlo e a restituirlo presso il punto vendita di riferimento. Il quale provvederà al rimborso.

Il lotto in questione è il numero 0051000478, con scadenza 10-02-2022. Chiaramente il divieto di consumo vale anche per coloro che hanno optato per il congelamento. L’operazione, infatti, non arginerebbe in alcun modo il potenziale danno biologico portato dal prodotto. Il possibile pericolo, infatti, è tutt’altro che da sottovalutare: il Ministero ha disposto il richiamo delle confezioni in quanto, all’interno del prodotto, sarebbero state individuate tracce di Salmonella agona e Salmonella infantis. Un batterio estremamente pericoloso per le conseguenze che potrebbe portare in caso di infezione, soprattutto nei più piccoli.

Pollo ritirato, i potenziali pericoli del batterio della salmonella

Il batterio della salmonella, Gram negativo e suddiviso in numerose sottospecie, è uno dei più pericolosi. Un’infezione da salmonellosi (la più comune e legata sovente al pollame), infatti, potrebbe provocare effetti estremamente deleteri per la salute degli individui, specie se contratta da persone meno resistenti, come gli anziani e i bambini. Il rischio maggiore è quello della disidratazione, dovuto alla pesante fuoriuscita dei liquidi, più o meno intensa a seconda del numero dei microrganismi con cui si è entrati in contatto. In caso di sintomi, perlopiù vomito, diarrea, dolori articolari e febbre alta, si renderebbe urgente un intervento medico, al fine di scongiurare i possibili rischi dell’ingente perdita di liquidi corporei.

L’Istituto Superiore di Sanità fa notare come il congelamento non impedisca né annulli completamente la carica batterica. Stesso discorso per la cottura anche se, tendenzialmente, cuocere in modo corretto le carni potrebbe limitare o annullare gli effetti del batterio. Tuttavia, non sempre è così. Basta tagliare le carni cotte con un coltello usato poco prima per tagliare quelle crude (e non accuratamente lavato) per ripristinare il rischio biologico. Si tratta naturalmente di consigli legati alla prevenzione. I richiami precauzionali vengono disposti anche se la percentuale di rischio è infinitesimale. Del resto, negli ultimi mesi, il controllo sui cibi si è intensificato, specie dopo le restrizioni europee sull’ossido di etilene (del quale sono stati monitorati attentamente gli effetti). La stessa Carrefour aveva disposto ritiri per questa ragione. Un’attenzione estesa su tutti i prodotti di largo consumo, i cui richiami sono consultabili sul sito del Ministero della Salute.

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