Dermatite: quando scattano l’invalidità civile e l’assegno mensile Inps

La dermatite atopica cronica è una malattia che consente di ottenere l’assegno di invalidità civile. Scopriamo in quali casi e se ci sono altre agevolazioni da richiedere.

Chi soffre di una malattia invalidante può richiedere l’invalidità civile. Scatta anche in presenza di dermatite atopica ma solo nei casi più gravi.

dermatite atopica
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In Italia, più di 35 mila persone soffrono di dermatite atopica di cui 8 mila presentano casi gravi. Parliamo di una malattia che provoca arrossamento della pelle, secchezza, desquamazione e fastidioso prurito. E’ definita a-topica perché non compare in un punto preciso e può coinvolgere tutto il corpo. Nei casi più gravi crea disturbi invalidanti cronici. Il 65% delle persone non riesce a svolgere normalmente l’attività lavorativa, il 54% non può avvicinarsi all’acqua della piscina e il 48% dei soggetti che soffrono di dermatite atopica non possono recarsi in palestra. Il 43%, poi, non può entrare in un ambiente polveroso e ben il 28% non può lavare i piatti per la presenza del detersivo. Una patologia fastidiosa, dunque, ma quando diventa un motivo per richiedere l’assegno di invalidità civile?

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Dermatite atopica e invalidità civile

Rossore, desquamazione, secchezza, le conseguenze della dermatite atopica sono fastidiose e in alcuni casi limitanti. I casi più gravi portano malattie invalidanti come, ad esempio, la sindrome ansioso depressiva. Solamente nel momento in cui la patologia è cronica e talmente grave da impedire o ridurre la capacità lavorativa di chi ne soffre è possibile richiedere l’invalidità civile. Nella forma grave e cronica è riconosciuta, però, solo una percentuale del 10%. Essendo la percentuale minima richiesta per l’assegnazione dell’invalidità civile del 33% si capisce bene che non si rientra tra i beneficiari dell’agevolazione.

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Per accedervi occorrerà avere delle forme differenti di dermatite. Per la dermatite erpetiforme glutino sensibile, ad esempio, viene riconosciuta un’invalidità compresa tra il 31 e il 40%. Per la dermatite a IgA lineari una percentuale tra il 41 e il 50% mentre la dermatite da contatto con gravi e frequenti riacutizzazioni presenta un grado di gravità compreso tra il 10 e il 20%.

Le agevolazioni concesse

Indipendentemente dall’assegnazione o meno dell’invalidità civile, i soggetti che soffrono di dermatite atopica possono assentarsi spesso dal lavoro per sottoporsi a cicli di cura ricorrenti. E’ indispensabile, naturalmente, che un medico attesti la presenza della malattia e la necessità di sottoporsi periodicamente a controlli e cure. Il dottore dovrà firmare un certificato medico prima dell’inizio della terapia all’interno del quale specifica la durata delle cure e le date in cui verranno somministrate le prestazioni.

Per quanto riguarda, invece, i controlli diagnostici questi non sono considerati al pari di una terapia e di conseguenza l’assenza dal lavoro sarà giustifica solamente in caso di esami urgenti che non possono essere effettuati al di fuori dell’orario di lavoro e di esami invasivi che necessitano di alcuni giorni di convalescenza. Negli altri casi, il lavoratore potrà chiedere dei permessi di visita medica se previsti dal contratto collettivo di lavoro.

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