Caro carburante, i costi esplodono: caccia ai distributori economici

Il rincaro su benzina e diesel non conosce sosta. E nei prossimi mesi la situazione non accennerà a migliorare. Il carburante a buon prezzo è sempre più una chimera.

 

Il rincaro sui costi del gas trova la sua origine nella crisi che sta investendo il settore. E il colpo di martello ha prodotto echi decisamente estesi, andando a buttare nel bollitore una serie preoccupante di settori.

Carburante rialzo prezzi
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Il carburante rientra a pieno titolo nel quadro. Anzi, dopo la flessione in tempi di lockdown, il costo di benzina e gasolio prosegue dritto lungo la strada in salita. La prima, in particolare, ha toccato i prezzi massimi dal 2012, mentre quello del diesel ha raggiunto costi che non si vedevano dal 2013. Dieci anni sostanzialmente, durante i quali la stabilizzazione del carburante non aveva mancato di produrre dei periodi di rialzo. Ora, però, la stangata si somma ai rincari subiti dalle utenze e, più in generale, a un periodo di crisi decisamente della quale non si vede ancora la fine. Anzi, secondo gli esperti del settore, i rincari potrebbero continuare a lievitare nel breve periodo.

Il caro carburante è stato affrontato anche dalle associazioni di categoria, intervenute a difesa dei consumatori. Anche se, al momento, di vie d’uscita concrete non se ne vedono, se non l’affidamento a qualche specifica agevolazione. Per questo si richiedono misure straordinarie, come l’abbassamento dell’Iva e la riduzione delle accise. La richiesta si fonda su un motivo preciso: nelle ultime settimane, infatti, il costo del carburante si è basato soprattutto su questi aspetti, rendendo la vita difficile agli automobilisti.

Carburante, finalmente una buona notizia: sarà un sollievo per le nostre tasche!

Carburante, la speranza dei distributori economici

Vista la situazione, l’unica speranza è al momento la ricerca di distributori che mantengono uno standard di prezzi accettabile. Chiaramente, sia dal punto di vista della benzina che del gasolio. Della questione si è occupato direttamente il Ministero della Transizione ecologica, sulle cui rilevazioni è stato possibile determinare i distributori in cui il costo del carburante può essere ancora vantaggioso. Anche se il rilevamento dei costi fa capire quale sia l’andazzo generale del carburante del nostro Paese.

Il Mite, infatti, ha evidenziato come il prezzo della benzina verde (in modalità self) si attesti al momento a 1,819 euro al litro, con un aumento di 2,26 centesimi rispetto alla settimana precedente. Per quanto riguarda il diesel, l’aumento è stato anche più consistente: 2,33 euro, fino a un tetto di 1,690 al litro.

Benzina e diesel, cambiano nuovamente i prezzi: rincaro o ribasso?

Si tratta dei massimi da circa un decennio. In questo quadro, riuscire a pescare un distributore in grado di farci realmente risparmiare qualcosa è tutt’altro che semplice. Il prezzo medio, secondo l’Osservatorio del Mise, si muove fra 1,823 e 1,800 euro (praticato e no logo), sempre ragionando in modalità self. L’Osservatorio, tuttavia, consente anche di spaziare fra i vari distributori per capire se nei pressi delle nostre abitazioni o dei nostri uffici ve ne sia qualcuno con costi relativamente più contenuti.

C’è da dire che le variazioni non sono uniformi. Nel senso che anche lo stesso erogatore potrebbe riservare prezzi diversi da un territorio all’altro. Solo per fare un esempio, nel Ferrario Group di Afragola, nel Napoletano, lo scarto fra servito e self per la benzina è notevole: 1,869 e 1,679 euro. Stesso discorso per il supreme diesel, che da 2,019 euro può passare all’1,829. Non così, però, in altre zone d’Italia. Tendenzialmente con il self service si risparmia ovunque. Il problema è che, da quello che sembra, scendere sotto una determinata soglia, al momento, sembra essere tabù un po’ per tutti i distributori. Per le eccezioni non resta che sbirciare sull’Osservatorio e sperare per il meglio.

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