Digitale terrestre, pronti allo scatto: giro di boa per 10 milioni di italiani

Il processo di refarming anticipa lo switch off del 2023. Il nuovo Digitale terrestre parte da una piccola operazione di risintonizzazione.

 

Ci sarà ancora da attendere per lo switch off definitivo, atteso addirittura alla fine dello scorso anno e, invece, posticipato al 2023 per ragioni di miglior adeguamento.

Digitale terrestre Regioni
Foto © AdobeStock

Il nuovo Digitale terrestre, tuttavia, è già da tempo entrato nel processo di risintonizzazione delle frequenze. Non molto in realtà (poco più di un mese) ma alcune Regioni hanno già attuato il passaggio tanto temuto, riscontrando tutto sommato pochissimi imprevisti. Poco alla volta, tutto il Paese effettuerà il procedimento, in attesa che le nostre tv vengano definitivamente aggiornate al nuovo standard di frequenza, il DVBT-2. Ne gioverà il servizio, anche se, come più volte annunciato, alcuni televisori non saranno in grado di supportare le nuove frequenze e dovranno essere sostituiti.

Operazione che alcuni cittadini, combinando il Bonus Tv e quello per la rottamazione, hanno già effettuato. E a breve, ossia il 9 febbraio, si prepara un’ulteriore novità per 10 milioni di italiani. Siamo infatti in pieno “refarming”, ovvero un processo di cambiamento degli standard qualitativi dei servizi video che, da domani, porterà a quattro Regioni italiane (anche se non a tutte le loro Province) il passaggio di risintonizzazione dei canali. Cosa che in alcuni territori è già avvenuta, con l’abolizione di alcuni canali e lo spostamento di altri. Niente di cui preoccuparsi comunque.

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Digitale terrestre, quali Regioni si “risintonizzano”

Per il momento, anche i vecchi televisori continueranno a essere utili. L’unico problema è che determinati canali non saranno più fruibili. Lo resteranno quelli più utilizzati (ad esempio le reti principali della Rai) ma ne spariranno altri. Per chi non lo avesse ancora fatto, quindi, sarà meglio informarsi sull’effettiva possibilità del proprio di tv di supportare il nuovo Digitale terrestre. Per verificare la compatibilità basterà sintonizzarsi sui canali 100 e 200 e controllare la comparsa della dicitura Test HEVC Main 10. In questo caso, il televisore potrà essere utilizzato anche quando arriverà lo switch off definitivo, con l’unica possibile incombenza della risintonizzazione del dispositivo.

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A questo proposito, come detto, per 10 milioni di italiani arriverà il refarming di alcuni canali. Nello specifico, i territori interessati saranno (da calendario) l’Emilia-Romagna (eccetto la provincia di Piacenza), la Lombardia (provincia di Mantova), il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto. Per i dispositivi compatibili, basterà una semplice sintonizzazione per poter continuare a usufruire dei programmi. Questo, almeno, per i tv tradizionali. Per gli Smart, invece, l’operazione avverrà in automatico durante le ore notturne. Inclusi nella manovra di standardizzazione, saranno tutti quei dispositivi a banda 694-790 MHz e appartenenti alle zone incluse nell’Area 3 (alla quale appartengono i territori elencati). A sparire saranno alcune frequenze locali, mentre altre saranno assegnate ad altri canali.

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