Legge 104, attenzione, ecco cosa non si può fare: la verità che non ti aspetti

Attenzione, ecco cosa non si può fare con la Legge 104. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Conciliare gli impegni di lavoro con quelli famigliari risulta spesso complicato. Lo sanno bene coloro che si ritrovano a dover assistere un proprio famigliare, in quanto non autosufficiente.

Legge 104
Foto © AdobeStock

Trovare un lavoro, soprattutto in un periodo complicato come quello attuale, può risultare spesso particolarmente difficile. Se tutto questo non bastasse, anche una volta ottenuto un impiego, può risultare molto difficile riuscire a conciliare i vari impegni famigliari con quelli lavorativi. Proprio per questo motivo è bene ricordare che è possibile usufruire, in determinati casi, di misure ad hoc.

Tra queste, ad esempio, si annovera la possibilità di richiedere e usufruire di tre giorni di permesso al mese retribuiti grazie alla Legge 104. Allo stesso tempo non bisogna mai dare nulla per scontato, tanto che in molti si chiedono cosa si può fare e cosa invece non si può fare con la Legge 104. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Legge 104, occhio alla revisione obbligatoria: la verità che non ti aspetti

Legge 104, attenzione, cosa non si può fare: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto, è possibile assentarsi dal posto di lavoro per usufruire di tre giorni di permesso al mese, ai sensi della legge 104. Questo, ovviamente, a patto che tali giorni siano destinati all’assistenza di una persona non autosufficiente.

Proprio in tale ambito, però, non mancano i dubbi su quello che effettivamente si può o non si può fare durante i giorni di permesso. Dubbi che aumentano, soprattutto se si prende in considerazione il rischio di incorrere in pesanti sanzioni. Abbiamo già visto, infatti, che vi è un errore che potrebbe costare caro, tanto da rischiare il licenziamento.

In particolare ricordiamo un lavoratore che usufruisce di tali misure non deve approfittare di questi giorni di permesso per il proprio tornaconto personale, come ad esempio per andare in vacanza. Questo, infatti, può essere considerato un abuso e pertanto il datore di lavoro può licenziare il soggetto interessato.

Allo stesso tempo è bene sottolineare che il licenziamento non scatta sempre in automatico, questo in quanto bisogna considerare ogni singolo caso. Vi sono, infatti, casi che vedono il soggetto che fruisce del permesso dover disbrigare alcune attività all’esterno o in casa propria, ma che sono comunque volte ad aiutare il famigliare non autosufficiente. Basti pensare ad esempio al dover fare la spesa oppure l’acquisto di medicinali.

Legge 104, permessi e attività personale: occhio all’errore

Ma non solo, è bene sottolineare che i permessi Legge 104 sono compatibili con lo svolgimento di attività personali. Questo a patto che l’attività personale non sia prevalente nel corso del giorno di permesso e che la maggior parte del tempo sia dedicato all’assistenza del famigliare. L’assistenza, infatti, non deve essere necessariamente continuativa.

Reddito di cittadinanza e falsi invalidi, occhio ai furbetti: rubati 15 miliardi in due anni

Il discorso è differente, invece, nel caso in cui si fruisca di permessi orari. Se in questo arco di tempo, infatti, il lavoratore che ha richiesto il permesso non svolge compiti volti ad aiutare la persona assistita, ecco che rischia il licenziamento e la denuncia penale. Meglio quindi stare attenti a quello che si può e non si può fare durante i giorni e ore di permesso, onde evitare spiacevoli sorprese.

Impostazioni privacy