Buone notizie in arrivo per molti pensionati, ma non per tutti, che nel 2022 potranno beneficiare di un assegno pensionistico più alto. Ecco cosa sta succedendo.
Dopo aver trascorso la maggior parte della propria vita a lavorare, ecco che la pensione si rivela essere senz’ombra di dubbio un traguardo particolarmente importante.

Una volta maturato il diritto al trattamento pensionistico è finalmente possibile staccare la spina dai vari impegni della vita quotidiana e dedicarsi alle proprie passioni. Ma non solo, proprio il trattamento pensionistico ricopre un ruolo importantissimo in quanto ci permette, ovviamente, di attingere a quella fonte di denaro necessaria per riuscire a far fronte alle varie spese. A partire dal cibo fino ad arrivare alle bollette, e non solo, in effetti, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio.
Se tutto questo non bastasse, proprio gli importi delle pensioni sono spesso oggetto di critiche in quanto considerati particolarmente bassi. Ebbene, proprio in tale ambito giungono buone notizie per molti pensionati, ma non per tutti, che nel corso del 2022 potranno beneficiare di un assegno pensionistico più alto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
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Pensioni, assegni più alti nel 2022 ma non per tutti: tutto quello che c’è da sapere
Sono ormai ben due anni che il Covid continua ad avere delle ripercussioni negative sulle nostre esistenze, sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. Se tutto questo non bastasse, a peggiorare ulteriormente la situazione ci pensa il preoccupante aumento dei prezzi che contribuisce, dal suo canto, a ridurre il nostro potere di acquisto.
Proprio in tale ambito, pertanto, non può che essere accolta positivamente la notizia che coinvolge molti pensionati che, nel corso del 2022, potranno beneficiare di un trattamento pensionistico più alto. Ma chi ne ha diritto?
Ebbene, bisogna sapere che attraverso la circolare numero 9 del 20 gennaio 2022, l’Inps ha reso note le nuove quote di maggiorazione di pensione per l’anno in corso. Tali indicazioni, è bene sapere, riguardano i pensionati delle Gestioni speciali per i lavoratori autonomi, per cui continua ad essere applicata la normativa delle quote di maggiorazione di pensione.
Entrando nei dettagli, come si evince dal sito dell’istituto di previdenza, è previsto un incremento pari a 10,21 euro al mese per i pensionati delle Gestioni speciali per i lavoratori autonomi e i piccoli coltivatori diretti per il coniuge e i figli ed equiparati. Un incremento, pertanto, pari a 122,52 euro all’anno, tredicesima e quattordicesima mensilità escluse.
Pensioni, assegni più alti nel 2022 per effetto della perequazione
Sempre in base a quanto si evince dal sito dell’Inps: “In applicazione delle vigenti norme per la perequazione automatica delle pensioni, il trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti risulta fissato dal 1° gennaio 2022 e per l’intero anno nell’importo mensile di 523,83 euro“.
Con il termine perequazione delle pensioni, ricordiamo, si fa riferimento alla rivalutazione annuale degli importi al fine di adeguarli al costo della vita. Viene applicata a tutti i trattamenti pensionistici, con l’adeguamento che avviene sulla base degli incrementi dell’indice annuo dei prezzi al consumo accertati dall’Istat.
A tal proposito ricordiamo che in base a quanto previsto dal decreto ministeriale datato 17 novembre 2021, la percentuale da prendere in considerazione è pari all’1,7% a partire dal 1° gennaio 2022. Per finire ricordiamo che l’aumento delle pensioni non è uguale per tutti, in quanto differisce a seconda della fascia di reddito.
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Entrando nei dettagli è bene sapere che la rivalutazione sarà piena al 100% in presenza di importi fino a quattro volte il trattamento minimo. La rivalutazione sarà pari, invece, al 90% dell’1,7% in presenza di importi tra quattro e cinque volte le pensioni minime. Se l’importo è superiore a cinque volte il trattamento minimo, invece, la perequazione sarà pari al 75% dell’1,7%.