Canone Rai, buone notizie in arrivo: c’è chi ha diritto al rimborso

Buone notizie in arrivo per molte persone che hanno diritto al rimborso del canone Rai. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Inutile negarlo, la televisione si rivela essere uno dei mezzi di comunicazione più diffusi e utilizzati. Non a caso, ormai, è presente in quasi tutte le case, ma anche attività commerciali.

canone rai rimborso
Foto © AdobeStock

Si tratta, d’altronde, di uno strumento particolarmente utile, in quanto ci offre la possibilità di attingere in modo facile e veloce a informazioni di vario genere. A partire dalle notizie di attualità fino ad arrivare ai programmi di intrattenimento, in effetti, vi è davvero l’imbarazzo della scelta. Per poter vedere i vari canali, però, bisogna sostenere dei costi.

Non parliamo solo dell’acquisto in sé della stessa televisione, ma anche del fatto di dover pagare il canone Rai. Ebbene, proprio soffermandoci su quest’ultimo giungono buone notizie per molte persone che hanno diritto al rimborso del canone Rai. Ma in quali casi e soprattutto come fare a beneficiare di tale misura? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Canone Rai, multa da 600 euro e incubo carcere: il gesto che potrebbe costarvi caro

Canone Rai, buone notizie in arrivo: al via rimborso utenze speciali

In attesa di vedere se il pagamento del canone Rai verrà esteso a tutti i dispositivi elettronici, quali smartphone, tablet e pc, giungono buone notizie per molti utenti che possono beneficiare del relativo rimborso. Ma chi ne ha diritto e soprattutto come fare a beneficiare di tale misura?

Ebbene, a fornirci informazioni utili in tal senso ci pensa la risoluzione n. 6/E pubblicata dall’Agenzia delle Entrate in data 25 gennaio 2022. In base a quanto si evince da tale documento, infatti, sono molte le partite Iva che hanno diritto a richiedere e ottenere il rimborso del canone Rai.

Una misura, quest’ultima, che riguarda le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da enti del Terzo settoreche “sono esonerate dal versamento del canone di abbonamento“.

Questo, ricordiamo, è possibile in quanto grazie al decreto Sostegni n. 41/2021 è stato deciso di approvare l’esonero dal versamento del canone Rai speciale per il 2021.

Canone Rai, al via rimborso utenze speciali: come farne richiesta

Entrando nei dettagli, sempre grazie alla risoluzione pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, è possibile evincere come fare per poter ottenere tale rimborso. Ebbene, a tal fine non bisogna fare altro che utilizzare l’apposito codice tributo in compensazione, attraverso modello F24, del credito d’imposta.

L’importo di quest’ultimo deve essere pari all’importo del canone Rai speciale pagato per il 2021. In particolare i soggetti interessati dovranno utilizzare il codice tributo “6958”, denominato “Credito d’imposta canone speciale Rai – art. 6, c. 6, del decreto – legge 22 marzo 2021, n. 41”.

Canone Rai, al via rimborso utenze speciali: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Oltre a rendere noto il codice tributo da dover utilizzare in compensazione per poter beneficiare del rimborso canone Rai speciale, sempre l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcune indicazioni su come indicare tale codice.

Entrando nei dettagli, sempre in base a quanto si evince dalla risoluzione pubblicata dall’ente, infatti, il codice tributo poc’anzi citato deve essere inserito nella sezione “Erario“, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. Nel caso in cui, invece, il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”.

Nel campo anno di riferimento del modello F24 bisogna indicare 2021, mentre per quanto riguarda la trasmissione può avvenire esclusivamente in modalità telematica, pena il rifiuto dell’operazione stessa di versamento.

Il credito d’imposta da utilizzare in compensazione, ricordiamo, non può eccedere l’importo disponibile, tenuto conto delle fruizioni già avvenute o in corso. In caso contrario, infatti, il modello F24 viene scartato.

Canone Rai, abolirlo è possibile: la verità che smaschera l’Italia

Per finire ricordiamo che i soggetti interessati possono visualizzare il credito d’imposta di cui possono fruire direttamente dal proprio cassetto fiscale, a cui è possibile accedere dall’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Impostazioni privacy