Addio al telemarketing ossessivo: come cambia il Registro delle Opposizioni

Il Garante della Privacy ha approvato le nuove disposizioni inerenti il Registro delle Opposizioni. Può essere lo scacco matto definitivo al telemarketing selvaggio? 

Registro delle Opposizioni
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Le continue e alle volte insistenti chiamate degli operatori di telemarketing creano non poche seccature alle persone, che in alcuni casi arrivano alla più totale esasperazione. D’ora in poi però potrebbe venire utile una nuova disposizione varata dal Garante per la protezione dei dati personali.

In pratica è stato approvato il nuovo schema riguardante il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO). Per chi non lo conoscesse, è quello in cui si iscrivono coloro che non vogliono essere disturbati da chiamate per fini promozionali.

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Registro delle Opposizioni: come cambia e in che modo possono avvalersene gli utenti

Praticamente con l’entrata in vigore della disposizione sopracitata, si possono inserire nel registro anche le chiamate telefoniche verso numerazioni su rete mobile effettuate con operatori o sistemi automatizzati. L’utente può quindi sfruttare la modalità “opt-in”, che richiede il consenso dell’utente.

Al momento dell’istituzione del RPO nel 2010 erano presenti solo le numerazioni su rete fissa presenti negli elenchi pubblici. La legge numero 5 dell’11 gennaio 2018 ha esteso la possibilità anche ai numeri di rete mobile e ai fissi che non sono presenti negli elenchi. 

La legge numero 205 del 3 dicembre 2021 (che ha convertito il decreto numero 139 dell’8 ottobre 2021) ha inserito anche le chiamate effettuate tramite sistemi automatizzati. Adesso è arrivato anche il benestare del Garante della privacy che di fatto ha decretato la “rivoluzione del RPO”.

Il nuovo registro sostituirà quello precedente e consentirà di opporsi all’uso di numeri fissi e mobili a scopo pubblicitario sia per le telefonate tramite operatore che per quelle automatizzate. L’iscrizione comporterà inoltre la revoca dei consensi espressi in precedenza.

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Per le chiamate effettuate tramite operatore rimane valida la modalità “opt-out”. Ciò sta a significare che l’utente deve effettuare l’iscrizione al registro per non ricevere telefonate.

Dunque, un cambiamento importante che può servire ad entrambe le parti in causa. I cittadini possono alleviare lo stress delle continue chiamate. Chi lavora nell’ambito del telemarketing può invece operare serenamente senza il timore di chiamare i numeri “sbagliati”.

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