Quando è possibile lo sfratto da casa per i canoni non pagati

Scopriamo in quali frangenti il proprietario può procedere con lo sfratto da casa dell’inquilino moroso. Il ventaglio delle possibilità

Sfratto da casa
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Avere a che fare con inquilini inadempienti è un fattore da considerare quando si concede un’immobile in locazione. Non è detto che questo sia per forza di cose sinonimo di disonestà, visto che alle volte ciò accade per via di un quadro economico non propriamente idilliaco.

Quando la situazione precipita al punto che gli affitti arretrati diventano tanti, il proprietario di casa può decidere di prendere provvedimenti seri, come ad esempio lo sfratto. Cerchiamo di capire quando ci si può avvalere di questo strumento, che rappresenta una sorta di extrema ratio per mettere fine a situazioni incresciose di cui sopra.

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Sfratto da casa: quando l’inquilino moroso può essere messo alla porta

Lo sfratto per canoni non corrisposti è un procedimento piuttosto rapido che permette al locatore di intimare il locatario a liberare l’abitazione. Solitamente viene applicato per i casi gravi di inadempienze.

Il primo passo da compiere è inviare una lettera di diffida all’inquilino con il quale si sollecita il pagamento e si fissa un termine ultimo per saldare il debito. Se passato questo tempo gli affitti non vengono corrisposti, allora l’inquilino sarà costretto ad abbondonare la casa.

Se però la diffida non dovesse dare l’esito sperato, non resta che agire attraverso le vie legali, ovvero un atto di intimidazione di sfratto e citazione in udienza dell’inquilino.

Dal canto suo l’affittuario può regolarsi in diversi modi, tra cui presentarsi in aula ed opporsi allo sfratto. A quel punto sarà il giudice a decidere sul da farsi. Tra le altre ipotesi ci sono quelle di saldare la morosità e domandare al giudice il termine di grazia (cioè un periodo più lungo per adempiere ai pagamenti degli affitti pregressi).

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Può anche capitare che l’inquilino decida di non presentarsi o di farlo senza opporre troppa resistenza ma continuando a non pagare. A quel punto lo sfratto sarebbe quasi certo e sarà stabilita una data entro la quale si potrà ottenere il rilascio forzato avvalendosi laddove occorresse, dell’intervento dell’ufficiale giudiziario. 

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