Super Cashback, bruciano 1.500 euro per una svista: errore imperdonabile

I vincitori del Super Bonus Cashback perdono 1.500 euro per una imperdonabile svista. Ecco l’errore che è costato caro.

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Essere baciati dalla fortuna e voltargli le spalle, ecco cosa è accaduto a 37 vincitori del Super Bonus Cashback da 1.500 euro. Certo non si tratta di una cifra elevatissima – alcuni vincitori del Superenalotto e simili non ritirano vincite milionarie – ma si tratta di una somma che avrebbe potuto risolvere molti problemi economici oltre che soddisfare un desiderio costoso. Ora nulla più potranno fare i 37 cittadini che per colpa di una svista vedranno chiudere nel modo peggiore il sipario sul Super Cashback. Nessun rinnovo, infatti, da parte del Governo Draghi per il 2022 e nessuna possibilità di riparare al fatale errore.

La svista che è costata 1.500 euro ai vincitori del Super Bonus Cashback

L’impegno a pagare attraverso mezzi di tracciabilità elettronici non è mancato a 37 vincitori dell’ambito Bonus. Ricordiamo che l’importo di 1.500 euro è stato riservato ai primi 100 mila classificati del programma che premiava il maggior numero di transizioni. Una beffa ancora più grande, dunque, non riuscire ad ottenere la somma vinta con costanza e rispetto delle regole per una piccola svista.

Dallo scorso 3 dicembre, dopo uno slittamento di cinque mesi, sono iniziati ad arrivare i primi pagamenti da parte della Consap. Ebbene, l’ente ha erogato la somma spettante a 99.963 vincitori lasciando a bocca asciutta 37 partecipanti. Il totale versato è di 149.944.500 euro dato che mancano 55.500 euro che avrebbero dovuto essere erogati agli sfortunati vincitori vittima di un errore compiuto da loro stessi. Qual è il misfatto messo in atto?

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Ecco il fatale errore

Le regole della partecipazione al Super Bonus Cashback erano poche e chiare. Occorreva effettuare il maggior numero di transizioni elettroniche in sei mesi per rientrare tra i 100 mila fortunati vincitori. Inoltre, è stato necessario scaricare l’App Io e procedere con la registrazione indicando i propri dati personali e l’IBAN. Il programma, infatti, prevedeva l’erogazione della somma di 1.500 euro direttamente sul conto corrente dei vincitori. Più volte la Consap ha suggerito di verificare il corretto numero di transizioni indicato sull’app per inoltrare eventuali ricorsi. In ritardo si è arrivati, proprio per errori del sistema, alla classifica definitiva. Più volte, poi, è stato consigliato di verificare i dati inseriti compreso l’IBAN. Ebbene, i 37 vincitori che non hanno ricevuto il pagamento hanno sbagliato proprio a scrivere l’IBAN. Una svista costata 1.500 euro.

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