Truffa sportello bancomat: quello che può succedere è spaventoso

Una truffa sportello bancomat sta mietendo numerose vittime. In che modo si concretizza e a cosa bisogna prestare massima attenzione

Truffa sportello bancomat
Fonte Adobe Stock

Le truffe sono sempre all’ordine del giorno e nemmeno durante le festività natalizie vanno in vacanza. Una delle ultime in ordine di tempo è quella che sta andando in scena presso gli sportelli Atm.

Fino qui non sembra nulla di nuovo, visto che questo genere di raggiro già esiste da tempo immemore. A renderla più spaventosa ed efficace sono dei nuovi particolari, grazie a cui è stata affinata questa meschina tecnica di furto.

Non resta che scoprirla per capire in che modalità si sviluppa e come ci si può cautelare senza perdere il proprio denaro.

Truffa sportello bancomat: come funziona

In gergo tecnico questa nuova strategia di truffa si chiama “Lebanese Loop”. Questa terminologia si riferisce ad un dispositivo di plastica che viene apposto sullo sportello Atm, in genere accanto alla tastiera. 

Viene fissato con grande cura, in modo da farlo risultare una parte dell’apparecchiatura. L’intento è quello di trattenere la card della vittima all’interno del dispositivo. Una volta appurata la difficoltà del cliente di estrarre il badge, il truffatore si avvicina fingendosi di voler prestare soccorso.

Nulla di più falso. In realtà vuole solo capire altri dati piuttosto importanti, su tutti il codice pin della carta. Poi si accerta che il povero malcapitato non riesca a ritornare in possesso del suo strumento di pagamento per poi appropriarsene in un secondo momento.

Al contrario di quanto si possa pensare, c’è però la possibilità di potersi cautelare attraverso due comportamenti basilari. Il primo è quello di segnalare eventuali anomalie o episodi sospetti. L’altro è quello di prendere gli accorgimenti necessari.

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Tra questi si può menzionare la verifica dell’integrità dello sportello dove si intende prelevare o versare denaro. Un occhio di riguardo deve essere posto sulla tastiera, per appurare che sia quella originaria e che nessun’altra contraffatta sia stata apposta sopra.

Stessa prassi per la fessura di inserimento del bancomat. Se presenta caratteristiche non conformi alla norma, è lecito allarmarsi. Inoltre è sempre meglio diffidare dell’aiuto di terzi (tra questi potrebbe nascondersi il truffatore) e coprire con la mano nel momento in cui si digita il pin. 

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