Truffe telefoniche, attenti agli squilli fantasma: così vi prosciugano il credito

Prestate la massima attenzione alla truffa degli squilli fantasma, in quanto riescono a prosciugare il credito. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito e come difendersi.

truffa telefonica Wangiri
Foto © AdobeStock

Gli ultimi due anni, purtroppo, sono stati segnati dall’impatto negativo del Covid che ci ha portato a cambiare molte nostre abitudini. Ne è un chiaro esempio il distanziamento sociale, che ha contribuito, dal suo canto, a far registrare un utilizzo sempre più massiccio dei vari dispositivi tecnologi. A partire dagli smartphone, passando per i computer fino ad arrivare ai tablet, in effetti, sono davvero tanti i mezzi a nostra disposizione che ci offrono la possibilità di comunicare in qualsiasi momento con persone anche geograficamente molto distanti da noi.

Proprio per via dei vari servizi a nostra disposizione, quindi, non stupisce il crescente interesse verso le nuove tecnologie. Oltre agli innumerevoli vantaggi, però, bisogna ricordarsi di prestare la massima attenzione anche ai possibili rischi. Sempre più spesso, infatti, alcuni malintenzionati cercano di sfruttare tali strumenti, in modo tale da riuscire ad estorcere denaro e dati sensibili al malcapitato di turno. Proprio in questo ambito vi invitiamo a prestare attenzione alla truffa degli squilli fantasma, in quanto attraverso questo raggiro riescono a prosciugare il credito. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito e soprattutto come difendersi.

Truffe telefoniche, attenti agli squilli fantasma: la trappola è dietro l’angolo

Nonostante il periodo particolarmente complicato in cui ci ritroviamo a vivere, a causa del Covid, i truffatori non si fermano mai. Anzi, proprio durante il periodo di lockdown si è registrato un vero e proprio boom di tentativi di raggiri. Trappole studiate fin nei minimi particolari, attraverso le quali alcuni cyber criminali hanno cercato di svuotare il credito del malcapitato di turno.

Tanti, purtroppo, sono i tentativi di truffa a cui bisogna prestare la massima attenzione. Ne è un chiaro esempio la truffa ribattezza Wangiri. Questo termine, tradotto, significa “squillo” e, come è facilmente intuibile dal nome, si tratta di una truffa che viene attuata, appunto, attraverso la strategia delle chiamate perse. In pratica il malcapitato di turno riceve degli squilli sul proprio smartphone da parte di numeri con prefissi esteri, oppure, in alcuni casi, delle vere e proprie chiamate.

La maggior parte di tali squilli arrivano dall’Inghilterra, prefisso +44, dalla Moldavia, prefisso +373, oppure dal Kosovo, con prefisso +383, o dalla Tanzania, prefisso +255. Ma non solo, alcune volte queste chiamate fantasma possono giungere anche dall’Italia, con i prefissi in genere di Roma o Milano, ovvero 02 o 06.

Tra i tentativi di raggiro più diffusi e conosciuti, questi squilli vengono ripetuti con una certa frequenza, in modo tale da attirare l’attenzione del destinatario di queste chiamate. Quest’ultimo, spinto dalla curiosità, dopo un certo numero di squilli potrebbe essere tentato di richiamare il numero in questione. Peccato che proprio a questo punto scatta la truffa.

Dall’altro lato della cornetta, infatti, non risponde nessuno, oppure parte una registrazione che mette in attesa. In questo modo i truffatori puntano a far trascorrere più tempo possibile, in modo tale da estorcere soldi. Si tratta, infatti, di numeri a pagamento, volti proprio a prosciugare il credito telefonico.

I costi della chiamata possono arrivare fino a 1,5 euro al secondo. Proprio per questo motivo, onde evitare di dover fare i conti con spiacevoli episodi di questo tipo, il consiglio è sempre quello di non chiamare mai a numeri sospetti. La trappola, purtroppo, è sempre dietro l’angolo.

Truffa Wangiri, attenzione: ecco come difendersi

A differenza di quanto si possa pensare, purtroppo, la truffa Wangiri è molto più diffusa di quello che si possa pensare, tanto da rischiare di far cadere puntualmente molti nella trappola. Proprio per questo motivo si invita a prestare la massima attenzione, in modo tale da difendersi da questo tentativo di truffa.

Innanzitutto il consiglio è quello di non rispondere a numeri sconosciuti. In tale ambito, inoltre, può rivelarsi opportuno fare una piccola ricerca sul web. È possibile in questo modo capire se vi sono informazioni in merito, come ad esempio eventuali segnalazioni negative da parte di altri utenti. In quest’ultimo caso, pertanto, è bene inserire il numero in questione nella black list del proprio telefono, in modo tale da evitare in futuro possibili scocciature.

Ma non solo, è possibile chiedere al proprio operatore di linea di bloccare le chiamate provenienti dall’estero, oppure utilizzare delle applicazioni ad hoc, che ci permettono di bloccare le chiamate con numero sconosciuto o comunque segnalati come pericolosi dalla community. In caso di dispositivo Android, ad esempio, è possibile utilizzare l’applicazione “Should I Answer 2019”.

LEGGI ANCHE >>> Bancomat, “errore sulle banconote”: attenti alla truffa del falso funzionario

Nel caso in cui, invece, si tratti di un dispositivo iOS, si consiglia di optare per l’app “REKK-Call Blocker”. In qualsiasi caso la parola d’ordine è prestare sempre molta attenzione. Solo in questo modo, infatti, è possibile proteggersi da truffe telefoniche, volte a prosciugare il credito del malcapitato di turno.

Impostazioni privacy