Un regalo da 1.000 euro dall’INPS: scopriamo chi potrà scartarlo

Un cedolino da 1.000 euro, ecco il regalo dell’INPS ad alcuni lavoratori. Naturalmente ci sono delle condizioni da rispettare. Vediamo quali per capire se si potrà scartare questo regalo.

1.000 euro INPS lavoratori
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Ogni giorno il tema delle pensioni viene affrontato dai lavoratori preoccupati per il loro futuro. Soprattutto dopo i 50 anni si comincia a sognare il momento in cui si potrà smettere di lavorare per passare più tempo in famiglia, dedicarsi alle passioni oppure per viaggiare ed esplorare il mondo. Con quali soldi si potrà fare tutto questo? Ottenere l’erogazione di un assegno pensionistico completo è fondamentale per sperare di poter realmente vivere la vita dopo la pensione. Di conseguenza, occorre necessariamente abbandonare l’idea di rinunciare alla possibilità di andare in pensionamento anticipato? Facciamo chiarezza e scopriamo le possibilità.

INPS, 1.000 euro a questi lavoratori

E’ normale temere di chiedere il pensionamento anticipato. L’assegno subirebbe dei rilevanti tagli a meno che non si soffra di specifiche patologie croniche. Eppure è bene sapere che c’è una possibilità per uscire prima dal mondo del lavoro ed ottenere un aiuto economico dall’INPS. La proposta riguarda tutti i lavoratori, con o senza 104, e prevede l’erogazione di 1.000 euro.

Il riferimento è all’APE Sociale con cui è possibile andare in pensione a 63 anni. La richiesta, però, dovrà essere inoltrata al più presto dato che la scadenza dei termini è prossima.

La misura nei dettagli

In generale, si tratta di una forma previdenziale che garantisce ad alcuni lavoratori di poter ottenere un assegno aggiuntivo fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Il limite massimo da erogare è di 1.500 euro lordi e l’importo dipenderà dalla rata pensionistica prevista nel momento in cui si accede alla misura sperimentale.

Possono farne richiesta anche i disoccupati che possiedono almeno trent’anni di copertura assicurativa. Allo stesso modo, possono accedervi i soggetti invalidi al 74% e i caregiver che si occupano di familiari con disabilità. Il montante contributivo, invece, dovrà essere di 36 anni se il lavoratore che avanza la richiesta ha svolto mansioni considerate “gravose” per 6 o 7 anni minimo.

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Nessun taglio sull’assegno, per quali lavoratori

L’Ape Sociale non è l’unica forma previdenziale che concede l’accesso alla pensione anticipata senza dover rinunciare a somme importanti di denaro. Ricordiamo, infatti, che con alcuni problemi di salute cronici è possibile fare domanda per uscire prima dal mondo del lavoro e non avere tagli sull’assegno.

L’INPS riconosce come patologie invalidanti la depressione, gli attacchi di panico, la talassemia Maior, l’HIV, e tante malattie mentali. L’elenco completo è visualizzabile in apposite tabelle facilmente reperibili sul portale dell’ente.

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