Carte contactless, risparmi a rischio: la trappola è dietro l’angolo

Brutte notizie per i possessori di carte contactless che rischiano di cadere nella trappola del malintenzionato di turno. Ecco cosa c’è da sapere in merito.

Carte contactless truffa
Foto © AdobeStock

Complice l’impatto negativo del Covid sulle nostre vite, nel corso degli ultimi mesi abbiamo dovuto cambiare molte nostre abitudini. Ne è un chiaro esempio la crescita registrata dagli strumenti di pagamento digitali. Un boom voluto in buona parte dal governo, che non a caso ha deciso di introdurre delle misure ad hoc, come ad esempio il cashback di  Stato.

Allo stesso tempo, purtroppo, il crescente utilizzo di tali strumenti di pagamento attira l’interesse anche di truffatori che cercano così di estorcere del denaro al malcapitato di turno. Varie le trappole in cui si rischia di cadere, soprattutto se in possesso di una carta contactless. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo assieme tutto quello che c’è da sapere in merito.

Carte contactless, risparmi a rischio: occhio ai tentativi di truffa

Sono molti, purtroppo, i tentativi di truffa a cui bisogna prestare la massima attenzione. Sempre più spesso, infatti, alcuni malintenzionati cercano di estorcere denaro al malcapitato di turno attraverso delle trappole studiate ad hoc. Tra queste si annoverano alcune truffe che vengono attuate sfruttando la tecnologia alla base delle carte contactless.

Quest’ultime, come è facilmente intuibile dal nome, consentono di effettuare i vari pagamenti senza dover inserire la carta all’interno di un terminale di pagamento. A tal fine, infatti, è sufficiente avvicinarla al lettore per portare a termine una transazione. Se tutto questo non bastasse al di sotto di una certa soglia non è necessario digitare il Pin.  Fino a qualche tempo fa tale limite era di 25 euro. Ultimamente, però, è stata deciso di alzarla a 50 euro.

Proprio viste queste caratteristiche, quindi, sono in molti a temere di vedersi estorcere del denaro dal truffatore di turno. Quest’ultimo, infatti, potrebbe avvicinare un POS portatile alla tasca della vittima e far passare una transazione a sua insaputa, semplicemente non oltrepassando la soglia per cui risulta necessario il Pin. In alternativa il truffatore può utilizzare uno smartphone con NFC dotato delle app in grado di leggere i dati delle carte di pagamento compatibili.

Allo stesso tempo è bene ricordare che ogni pagamento effettuato attraverso strumenti digitali è tracciabile. Per questo motivo le forze dell’ordine sono in grado di risalire all’identità del truffatore. Dall’altro canto, trattandosi di piccole somme, può capitare che la vittima non si accorga dell’accaduto. Ma non solo, molti potrebbero decidere di lasciar perdere, in quanto non pronti a sostenere le spese legali necessarie.

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Carte contactless e tentativi di truffa: come difendersi

Fortunatamente riuscire a difendesi da questi tentativi di truffa è possibile. A tal fine, ad esempio, si consiglia di foderare il proprio porta tessere con  dei fogli di alluminio. In questo modo si impedisce la trasmissione di dati.

In commercio, inoltre, è possibile acquistare portafogli dotati di blocco RFID. In alternativa è possibile bloccare i pagamenti contactless su una determinata carta direttamente dall’app, o addirittura lasciare la propria tessera a casa, ricordandosi prima di importarla su Google Pay, Apple Pay e affini.

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