Canone Rai, rivoluzione in atto: c’è la data per l’addio all’addebito in bolletta

Importanti cambiamenti in vista per quanto riguarda il canone Rai. A breve, infatti, si dovrebbe dire addito all’addebito in bolletta. Ecco cosa sta succedendo.

canone rai bolletta 2023
Foto © AdobeStock

In un mondo all’insegna della tecnologia come quello attuale, a rivestire un ruolo particolarmente importante nell’ambito della comunicazione è la televisione. Proprio quest’ultima, d’altronde, è presente ormai in quasi tutte le case, offrendo la possibilità di ottenere informazioni di vario genere.

Per poter vedere i vari canali, però, bisogna pagare il canone Rai. Ebbene, proprio quest’ultimo sarà a breve protagonista di importanti cambiamenti. Il motivo? Il possibile addio all’addebito diretto in bolletta. Ma come è possibile? Entriamo nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Canone Rai, rivoluzione in atto: possibile stop all’addebito in bolletta dal 2023

Come noto dal 2016 il canone Rai viene addebitato sulla bolletta dell’utenza elettrica, in quanto si parte dalla presunzione che nelle abitazioni delle famiglie con un’utenza elettrica vi sia almeno un televisore. Dall’altro canto, grazie all’utilizzo di applicazioni ad hoc, è possibile guardare i programmi Rai anche tramite smartphone, tablet o PC.

Proprio quest’ultimi hanno attirato l’attenzione dell’ad Rai Carlo Fuortes, tanto da proporre di estendere il pagamento del canone a tutti i dispositivi elettronici, quali smartphone, tablet e pc. In attesa di vedere quali risvolti avrà tale proposta, giungono importanti novità proprio a proposito di tale imposta.

Stando gli accordi presi dall’Italia con il PNRR, ovvero il Piano di ripresa e resilienza, infatti, a partire dal 2023 dovremmo dire addio all’addebito in bolletta del canone Rai. Questo vuol dire che invece nel 2022 tutto rimarrà così com’è.

Si tratta, è bene sapere, di importanti novità che arrivano direttamente dalla Commissione Europea. “La decisione di esecuzione del Consiglio sul piano italiano di ripresa e resilienza comprende misure volte a garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’elettricità“.

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Questo vuol dire, quindi, che i fornitori di energia non potranno riscuotere oneri che non riguardano il proprio settore. Da qui deriva lo stop dell’addebito in bolletta del canone. Dall’altro canto tale imposta continuerà ad essere pagata. Non resta quindi che attendere le prossime mosse dell’esecutivo per vedere come dovremo pagare in futuro il canone Rai.

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