Tempesta solare in Italia: quando arriva e quali conseguenze comporterà

In arrivo una tempesta solare in Italia, un fenomeno affascinante che potrebbe però avere delle ripercussioni su alcune attività quotidiane. Ecco quando dovrebbe arrivare

Tempeste solari in Italia
Fonte Pixabay

I fenomeni atmosferici sono decisamente imprevedibili. Un aspetto che li rende ancor più affascinanti e belli da vedere. Fortunatamente con le odierne tecnologie, si possono monitorare, anche piuttosto precisamente.

Ad esempio, lo scorso 28 ottobre il sole ha generato un brillamento di enorme intensità, proveniente dalla macchia solare AR22887. Ha prodotto un’onda di plasma capace di far vibrare l’intera superficie solare. A questo avvenimento ha fatto seguito una nuova tempesta magnetica che colpirà la Terra.

Tempesta solare in Italia: in cosa consiste e come è possibile avvistarla

Per effetto di ciò nel Bel Paese, nella fattispecie sul Gran Zebrù è stato possibile assistere ad una vera e propria aurora polare che ha lasciato tutti senza fiato. Anche in Canada e in Nuova Zelanda si sono verificati eventi simili, mentre in Sudamerica si è registrato un clamoroso blackout radio.

Il suddetto fenomeno è stato osservato attraverso un telescopio spaziale Soho della Nasa e ha prodotto un’ondata di particelle denominata Emissione di Massa Coronale (CME) che si è diretta verso la terra alla velocità di 1.260 km/s e l’ha colpita il 31 ottobre alle ore 11:00 (fuso orario italiano).

Non è stato un impatto forte per questo la tempesta geomagnetica che ne è derivata non ha avuto chissà quale intensità (classe G1). La macchia solare AR2887 ha eruttato nuovamente il 1 novembre alle ore 02:45 italiane dando vita ad un brillamento solare di classe M1 oltre che un’onda di plasma che si è propagata su metà del disco solare. 

Sono state poi riportate delle emissioni radio di tipo II dovute con tutta probabilità all’urto di una CME che si muoveva a circa 600 km/s attraverso l’atmosfera solare. Stando a quanto affermato da Dario Del Moro, ricercatore del gruppo di Fisica Solare e Spaziale dell’Università Tor Vergata di Roma è un accadimento nella norma. 

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Ha poi proseguito affermando che l’espulsione di massa coronale colpirà la Terra ed interagirà con il suo campo magnetico e la sua atmosfera esterna. Tra le possibili conseguenze potrebbero esserci problemi nel segnale GPS, nelle comunicazioni radio e flussi di particelle nelle zone ad alte latitudini (aurore boreali ed astrali), che potrebbero essere visibili alcune ore dopo l’impatto, nella fattispecie a partire dal pomeriggio di giovedì 4 novembre.

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